Curare l’adenoma prostatico con il laser

Curare l’adenoma prostatico con il laser

Editato da: Marta Buonomano il 17/11/2019

Hai mai sentito parlare di adenoma prostatico? Il nostro esperto in Urologia a Torino, il Dott. Giuseppe Fasolis, ci spiega di cosa ci tratta e come curarlo con il laser

Che cos’è un adenoma prostatico?

È una crescita nodulare di tessuto prostatico ghiandolare all’interno della prostata, nella zona periuretrale (ipertrofia prostatica benigna). Diventa malattia se e quando inizia a dare sintomi minzionali del basso apparato urinario (Lower Urinary Tract Symptoms). Lo sviluppo dell’adenoma prostatico è un evento parafisiologico che interessa tutti gli uomini dopo i 50 anni circa.

Come si manifesta?

uomo seduto su una sediaCirca il 60-70% degli uomini manifesta sintomi legati alla presenza di un adenoma prostatico. I principali sintomi sono rappresentati da disturbi minzionali, quali aumentata frequenza delle minzioni notturne e diurne, urgenza minzionale, difficoltà nella minzione, sgocciolamento post minzione. In fase più avanzata della malattia possono verificarsi infezioni delle vie urinarie, calcolosi vescicale, diverticoli vescicali, ecc. In alcuni pazienti si può avere il blocco della minzione con necessità di posizionare un catetere per permettere la fuoriuscita di urina. Nelle fasi ancora più avanzate della malattia si può avere un danno alla funzione renale. Non in tutti i pazienti si deve necessariamente arrivare ad un intervento chirurgico, in molti è sufficiente la terapia medica.

Da cosa è causato?

Lo sviluppo dell’adenoma prostatico è dipendente dall’età e si riconosce come fattore favorente un’alterazione (dopo i 45-50 anni) a livello del tessuto prostatico periuretrale del normale equilibrio tra ormoni estrogeni ed androgeni, con conseguente aumento della capacità di “catturare” androgeni da parte di queste ghiandole e di conseguenza subire uno stimolo alla crescita tessutale (iperplasia nodulare). Ovviamente, quindi, non si può prevenire il fattore di rischio (l’età), ma si può controllarne clinicamente lo sviluppo e curarlo, con terapia medica, per cercare di ridurne le conseguenze negative sull’apparato urinario. Quando la terapia medica si dimostra inefficace è necessario asportare l’adenoma.

Trattamento laser: quando è indicato?

dottore che visita un pazienteNegli ultimi trent’anni abbiamo assistito ad una rivoluzione nella terapia chirurgica dell’adenoma prostatico. Il classico intervento a cielo aperto è stato praticamente sostituito prima dalla resezione endoscopica (TURP) ed attualmente dall’impiego del LASER, oggi comunemente impiegato nelle diverse tipologie (Olmio, Tullio, KTPGreen, ecc.). L’applicazione dell’energia laser sul tessuto prostatico avviene con accesso transuretrale e si ottiene la vaporizzazione e/o l’enucleazione dell’adenoma. In questo caso l’adenoma viene poi “morcellato” ed aspirato all’esterno dal sistema operativo. L’impiego del laser non richiede una preparazione particolare e può essere indicato per tutti i pazienti, offrendo una minore invasività rispetto alle metodiche tradizionali (ridotto rischio emorragico, ridotti giorni di degenza post operatoria). In particolare il conosciuto laser “verde” (Green Laser) può essere impiegato anche in pazienti con disfunzioni della coagulazione. Nel nostro centro da anni usiamo il Green laser (più di 700 pazienti trattati) mediante fotovaporizzazione (PVP) o enucleazione con morcellazione (GREENLEP). Questa tecnica si è dimostrata efficace, sicura e meglio tollerata rispetto alle precedenti. Non bisogna tuttavia dimenticare che il trattamento laser, seppur in misura inferiore ad altre procedure tradizionali, non è privo di possibili complicanze postoperatorie; inoltre la laser terapia non elimina la conseguente eiaculazione retrograda, anche se a tal proposito sono allo studio alcune modifiche di tecnica operativa per cercare di ridurne la frequenza.

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