Curare la disfunzione erettile con le onde d’urto a bassa intensità

Autore: Dott. Gino Alessandro Scalese
Pubblicato: | Aggiornato: 21/10/2019
Editor: Marta Buonomano

Le onde d’urto a bassa intensità sono una valida opzione terapeutica per curare la disfunzione erettile. Ce ne parla il Dott. Gino Alessandro Scalese, esperto in Urologia ad Acquaviva delle Fonti (Bari)

Che cos’è la disfunzione erettile?

La disfunzione erettile è una patologia molto diffusa che può manifestarsi negli uomini di qualsiasi età. Infatti, secondo gli studi, circa il 48% dei pazienti di sesso maschile con più di 38 anni ne ha sofferto almeno una volta nella propria vita. Vista la crescita di questo fenomeno, siamo alla ricerca di terapie innovative e/o alternative a quelle tradizionali (cellule staminali, terapie geniche, ecc.), che fino ad ora non hanno ottenuto i risultati sperati.

Dopo l’avvento della terapia che prevedeva l’iniezione di prostaglandine nei corpi cavernosi del pene o nel canale uretrale, vi è stata una continua evoluzione della produzione di medicinali somministrabili per via orale. Tutt’oggi questa terapia rappresenta la prima scelta per il trattamento di questa condizione così comune.

Che cosa sono le onde d’urto?

Le onde d’urto sono delle onde acustiche che, propagandosi nell’aria, sono in grado di generare differenze di pressione e di cedere energia nel momento in cui questa propagazione avviene attraverso i tessuti. Questa tecnica è utilizzata da molto tempo in medicina ed offre buoni risultati con scarsi effetti collaterali. In Urologia, in particolare, le onde d’urto furono introdotte nel 1982 per frantumare dapprima i calcoli renali ed in seguito anche quelli ureterali. Esistono vari tipi di onde d’urto, ognuna con specifiche applicazioni: 

  • Extracorporeal shock wave lithotripsy (ESWL): onde d’urto ad alta intensità, utilizzate per frantumare calcoli;
  • Extracorporeal shock wave therapy (ESWT): onde d’urto a media intensità, utilizzate per trattare patologie ortopediche sfruttando la loro azione anti-infiammatoria e miorilassante;
  • Low-Intensity shock wave therapy (LI-ESWT o LIST): onde d’urto a bassa intensità, utilizzate per curare la disfunzione erettile, il dolore pelvico e la malattia di Peyronie nella fase acuta grazie al suo effetto di ricrescita graduale di nuovi vasi sanguigni (neoangiogenesi). 

Onde d’urto a bassa intensità: come agiscono?

Le onde d’urto a bassa intensità agiscono sulle arterie già pre-esistenti determinando principalmente il rilascio di fattori di crescita vascolari e provocando, conseguentemente, quella che viene denominata neoangiogenesi o neovascolarizzazione dei tessuti esposti all’onda d’urto, migliorando quindi il flusso del sangue che affluisce al pene e la sua ossigenazione.

In sintesi questa procedura stimola:

  • Rilascio di fattori di crescita vascolari (VEGF) ed endoteliali da parte del tessuto cavernoso del pene;
  • Aumento della produzione di NO (molecola ad alto potere vasodilatatorio che induce l’erezione) a seguito di un aumento dell’attività dell’enzima NOS (nitrossido sintetasi);
  • Aumento di produzione del PCNA (fattore di crescita nucleare) con lo scopo di riparare il DNA danneggiato da stress ossidativi;
  • Rigenerazione tissutale dovuta alla migrazione di cellule mesenchimali e progenitrici.

Onde d’urto a bassa intensità per la disfunzione erettile

È ormai dimostrato come il tessuto elastico del pene, con l’avanzare dell’età, venga sostituito da un tessuto anelastico (fibrotico) che, associato alla ridotta produzione di testosterone, rende inevitabile l’insorgenza di DE.

Dal momento di insorgenza di tale sintomo, tanto più precocemente viene intrapresa questa terapia, tanto migliori saranno i risultati ottenuti. Sarà possibile vedere gli effetti della terapia dopo 4 settimane dal trattamento. L'unico handicap della procedura è la reversibilità dell’effetto nel corso degli anni. Dopo 1 anno, il 50% dei soggetti necessita di un nuovo ciclo di terapia riabilitante la funzionalità erettile.

Quali sono i vantaggi di questa procedura?

  • Miglior attività erettile, sia spontanea che indotta
  • Stimolazione della rigenerazione vascolare e nervosa
  • Ripristino dell’elasticità della muscolatura liscia
  • Ripristino della funzione endoteliale, soprattutto nella produzione di NO
  • Reclutamento di cellule con ruolo rigenerativo (cellule mesenchimali)

Onde d’urto e farmaci orali per curare la disfunzione erettile

La terapia farmacologica, che prevede l’assunzione di medicinali per via orale, rappresenta una soluzione pratica alla DE, ma non consente di risolvere in maniera definitiva questa condizione. I farmaci orali sono efficaci, sicuri e possono essere assunti al bisogno; il loro effetto è limitato e non altera la fisiopatologia del meccanismo erettivo. Questo tende a rendere la loro assunzione cronica.

Le onde d’urto a bassa intensità, d’altra parte, rappresentano un trattamento coadiuvante o alternativo a quello orale e sono in grado di ripristinare il meccanismo erettivo fisiologico portando alla guarigione del paziente, che potrà dunque avere un’erezione naturale e spontanea.

Dott. Gino Alessandro Scalese
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