Curare la persona con l’Omeopatia
L’Omeopatia è una disciplina medica attenta a differenti aspetti dell’individuo in relazione alla sua malattia. Ma cosa prevede il metodo terapeutico di questa Specialità, soprattutto in relazione al rapporto con il paziente? Ce lo spiega l’esperto in Omeopatia a Roma, Dott. Francesco Eugenio Negro
1) Cosa spinge il paziente a rivolgersi all’Omeopata?
L’omeopatia è una metodologia clinica che esamina l’uomo nella sua totalità di corpo, mente e spirito.
Il corpo, aspetto più facilmente misurabile, viene visto nella totalità delle sue funzioni, correlando gli organi e le funzioni come strumenti di una grande orchestra: se uno strumento deve eseguire una parte solista, la specialistica in medicina, terminata la sua opera, viene reinserita nell’orchestra con l’obbiettivo di cercare l’armonia della salute.
L’omeopatia non si oppone alla medicina accademica, anzi: si inserisce offrendo una visione più completa, che studia le interferenze che la mente può avere sul corpo. Il vissuto e il reale si mescolano insieme alla ricerca dell’equilibrio.
2) Perché si dice che l’Omeopatia cura il malato e non la malattia?
L’omeopatia è una metodologia che studia l’individuo e come esso si esprime nella malattia. È il rapporto medico-paziente che, attraverso un’elaborata anamnesi, esamina le modalità con le quali il paziente manifesta il proprio malessere. Per questo motivo, subentrano le singolari domande su avversioni e preferenze, gusti, interessi, rapporti con se stesso e con l’ambiente che lo circonda, i ricordi e i sogni: tutto quello che è utile alla prescrizione del rimedio individuale. La sostanza che si prescrive, infatti, si chiama rimedio, cioè rimettere in media senza effetti collaterali.
3) Quali sono i fattori che l’Omeopata deve tener conto per la cura del paziente?
Il medico deve avere il dono della curiosità che, insieme al dubbio, aiuta a prescrivere la terapia migliore per l’individuo in un determinato momento. Ciò vuol dire che non si deve escludere il ricorso ai farmaci qualora ce ne fosse una reale necessità.
La medicina è una: si deve prescrivere ciò che il medico assumerebbe per se stesso se avesse perso la salute. Il rispetto per l’altro, infatti, ha come conseguenza la disponibilità.