Denti del giudizio e cisti: ci pensa il chirurgo maxillo-facciale!

Denti del giudizio e cisti: ci pensa il chirurgo maxillo-facciale!

Editato da: il 13/04/2024

Problemi con i denti del giudizio? Il chirurgo maxillo-facciale può estrarli tutti e 4 persino in un’unica seduta! Ce ne parla il Dott. Valerio Ramieri, esperto in Chirurgia Maxillo-facciale a Roma

Cosa si intende per chirurgia orale?

Si intende come la chirurgia della bocca nelle sue componenti principali, ovvero i denti, le mucose e l’osso. Ognuna di queste strutture può beneficiare del trattamento effettuato dal chirurgo maxillo-facciale.

 

Quando è necessaria la chirurgia orale?

Uno degli interventi più frequenti è la rimozione dei denti del giudizio inclusi o la asportazione di cisti. La particolare vicinanza di questi elementi dentari (gli inferiori) con il nervo, che è responsabile della sensibilità di denti, gengiva e labbro inferiore, rende questa procedura particolarmente delicata. Tuttavia se correttamente eseguita il rischio di un danno permanente della sensibilità è molto basso. Nella stragrande maggioranza dei casi tale procedura può essere eseguita in anestesia locale prevedendo l’estrazione nella stessa seduta dei due denti del giudizio dello stesso lato e a volte anche di tutti e quattro i denti insieme. Il paziente può riprendere a mangiare poco dopo l’intervento appena svanisce l’effetto dell’anestesia.
Tra gli altri interventi ci sono le biopsie del cavo orale, il posizionamento di impianti per poi poter mettere denti fissi.

 

Quando si parla di chirurgia orale “avanzata”?

Le tecniche di chirurgia orale avanzata permettono di ripristinare, per esempio, l’osso, ove mancante, per poter poi effettuare riabilitazioni di maggior qualità e migliore durata. È possibile ripristinare l’osso attraverso il grande rialzo del seno mascellare, innesti ossei prelevati dal paziente stesso o di derivazione animale e anche innesti ossei disegnati su misura per le esigenze del paziente. La maggior parte di queste procedure può essere perfettamente eseguita in anestesia locale con recupero immediato delle proprie attività quotidiane. Anche in questo caso il paziente riprende la sua alimentazione al termine dell’effetto dell’anestesia.
Tutte le procedure elencate prevedono l’assunzione di antibiotico per circa 6 giorni.

 

Editor: Valerio Bellio

Chirurgia Maxillo-Facciale a Roma