Depressione post-partum: come riconoscerla e uscirne con l’aiuto giusto

Pubblicato il: 19/06/2025 Editato da: Vittoria Marcucci il 19/06/2025

La nascita di un figlio è spesso considerata un momento di grande gioia, ma per molte donne può diventare anche un periodo complesso dal punto di vista emotivo. La depressione post-partum è una condizione psicologica reale e diffusa, che colpisce una madre su sette nei primi mesi dopo il parto. Parlarne senza tabù è fondamentale per normalizzare l’esperienza e incoraggiare le donne a chiedere aiuto senza vergogna

Quando la tristezza non passa: riconoscere i segnali

È normale, nei giorni successivi al parto, provare un mix di emozioni intense. Il cosiddetto baby blues colpisce circa l’80% delle neomamme e si risolve spontaneamente in pochi giorni. La depressione post-partum, invece, è una condizione più duratura e profonda, che può manifestarsi nelle settimane o nei mesi successivi alla nascita del bambino.

I sintomi più comuni includono:

  • 😞 Umore depresso persistente, spesso accompagnato da pianto frequente
  • 🛌 Stanchezza intensa e sensazione di esaurimento, anche dopo il riposo
  • 😟 Senso di colpa o di inadeguatezza nel ruolo genitoriale
  • Perdita di interesse per le attività abituali, incluso il legame con il neonato
  • 🧠 Difficoltà di concentrazione e sensazione di confusione mentale
  • 🍽️ Alterazioni dell’appetito e del sonno (insonnia o ipersonnia)
  • 😰 Ansia costante, talvolta associata a pensieri intrusivi o ossessivi

Perché succede? Le cause della depressione post-partum

Non esiste una causa unica: la depressione post-partum è il risultato di una combinazione di fattori biologici, emotivi e sociali. Il brusco calo ormonale dopo il parto, lo stress dell’adattamento alla nuova vita e la mancanza di riposo contribuiscono a creare un terreno fertile per il disagio psicologico.

Anche fattori come:

  • 🧬 Storia personale o familiare di disturbi dell’umore
  • 🧍‍♀️ Scarso supporto emotivo o sociale
  • 🤱 Parto complicato o esperienza traumatica
  • 💬 Pressioni sociali sull’essere “una brava madre”

possono aumentare il rischio.

Quando chiedere aiuto e a chi rivolgersi

Uno degli ostacoli principali è la difficoltà ad ammettere che si sta male. Molte donne si sentono in colpa o temono di essere giudicate. Ma è importante sapere che la depressione post-partum non è una colpa né una debolezza, ma una condizione curabile.

Rivolgersi a uno psicologo specializzato in maternità e salute mentale perinatale permette di ricevere un ascolto empatico e professionale. Il trattamento può includere:

  • 💬 Psicoterapia individuale, per elaborare emozioni e vissuti
  • 👨‍👩‍👧 Supporto familiare, per coinvolgere il partner e migliorare la rete di sostegno
  • 💊 Valutazione psichiatrica, nei casi più severi, per un eventuale supporto farmacologico

Uscire dalla depressione post-partum si può

Con il giusto supporto, è possibile recuperare il benessere emotivo, ristabilire il legame con il proprio bambino e vivere la maternità in modo più sereno. Intervenire precocemente è fondamentale per prevenire il cronicizzarsi dei sintomi e per tutelare la salute mentale della madre e lo sviluppo del bambino.

Affrontare la depressione post-partum è un atto di cura verso sé stesse e verso la propria famiglia.


Potrebbe interessarti anche il seguente articolo: Psicologia perinatale: cos’è e perché è importante per il benessere di mamme e papà

Psicologia a Ravenna

Questo sito web utilizza cookie propri e di terze parti per raccogliere informazioni al fine di migliorare i nostri servizi, mostrarti pubblicità in linea con le tue preferenze e analizzare le tue abitudini di navigazione. L'utente ha la possibilità di configurare le proprie preferenze. QUI.