Dieta e trattamenti per l'intolleranza al nichel: una guida pratica

Pubblicato il: 14/01/2025 Editato da: Vittoria Marcucci il 20/01/2025

L'intolleranza al nichel è una condizione sempre più diffusa, spesso fraintesa o sottovalutata, che merita un'attenzione particolare per le sue implicazioni sulla salute quotidiana. Questo disturbo non si limita a sintomi cutanei, ma può coinvolgere anche altri apparati, influenzando significativamente il benessere generale. Vediamo insieme, dal punto di vista allergologico, le principali cause, i segnali da non ignorare e le possibili soluzioni terapeutiche

Cos'è l'intolleranza al nichel?

Il nichel è un metallo largamente presente nell'ambiente, utilizzato in molti oggetti di uso quotidiano come gioielli, monete, utensili da cucina e dispositivi elettronici. L'intolleranza al nichel si manifesta quando l'organismo reagisce in modo anomalo alla presenza di questo metallo, che può essere assorbito attraverso la pelle o ingerito tramite alimenti contenenti nichel.

Sintomi: come riconoscere l'intolleranza al nichel

I sintomi dell'intolleranza al nichel possono variare notevolmente da persona a persona. Tuttavia, si possono distinguere due forme principali:

  • Dermatite da contatto: Si manifesta con arrossamento, prurito, vescicole o desquamazione della pelle in aree esposte a oggetti contenenti nichel.
  • Sindrome da Allergia Sistemica al Nichel (SNAS): Coinvolge sintomi gastrointestinali come gonfiore, diarrea e dolori addominali, ma anche affaticamento, mal di testa e sintomi respiratori.

Quali sono le cause?

La sensibilizzazione al nichel può avvenire nel tempo, a seguito di esposizioni ripetute al metallo. Fattori di rischio includono:

  • Predisposizione genetica: Chi ha una storia familiare di allergie ha maggiori probabilità di sviluppare l'intolleranza al nichel.
  • Esposizione prolungata: Lavorare o vivere in ambienti con elevata presenza di nichel può aumentare il rischio.
  • Alimentazione: Alcuni alimenti, come cioccolato, pomodori, noci e legumi, contengono elevate quantità di nichel.

Diagnosi: il ruolo dell'allergologo

Una diagnosi corretta è fondamentale per gestire l'intolleranza al nichel. L'allergologo può utilizzare diverse metodologie:

  • Test epicutanei (patch test): Per identificare una reazione cutanea al nichel.
  • Test di provocazione orale: Usato per confermare la SNAS, sotto stretto controllo medico.
  • Diario alimentare: Utile per correlare i sintomi all'ingestione di alimenti contenenti nichel.

Trattamenti: come gestire l'intolleranza al nichel

Ad oggi, non esiste una cura definitiva per l'intolleranza al nichel, ma è possibile gestire i sintomi attraverso diverse strategie:

  • Dieta a basso contenuto di nichel: Consigliata per ridurre l'ingestione di alimenti ricchi di nichel.
  • Farmaci antistaminici: Per alleviare i sintomi cutanei e sistemici.
  • Desensibilizzazione orale: Una terapia innovativa che consiste nell'esporre gradualmente il paziente a dosi crescenti di nichel per ridurne la sensibilità.
  • Evitare il contatto diretto: L'uso di oggetti privi di nichel può prevenire la dermatite da contatto.


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Quando rivolgersi a uno specialista

Se sospetti di soffrire di intolleranza al nichel, è essenziale consultare un allergologo. Una gestione personalizzata può migliorare significativamente la qualità della vita.

Allergologia a Roma

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