Difetti della parete addominale: approccio chirurgico non oncologico

Pubblicato il: 18/12/2024 Editato da: Serena Silvia Ponso il 07/02/2025

I difetti della parete addominale sono condizioni che coinvolgono alterazioni della struttura muscolare o fasciale dell’addome, spesso associate a ernie o diastasi addominale. Sebbene non siano patologie oncologiche, possono compromettere significativamente la qualità della vita del paziente. Con questo articolo approfondiamo l’approccio chirurgico non oncologico a queste problematiche, con un focus sulle tecniche moderne e meno invasive.

Cosa sono i difetti della parete addominale?

I difetti della parete addominale comprendono condizioni come:

  • Ernia inguinale, caratterizzata dalla fuoriuscita di viscere attraverso un punto debole dell’inguine.
  • Ernia ombelicale, più comune nei neonati e negli adulti con obesità o gravidanze multiple.
  • Ernia epigastrica, che si verifica tra lo sterno e l’ombelico.
  • Diastasi addominale, ovvero la separazione dei muscoli retti dell’addome, spesso associata a gravidanze o perdita di tono muscolare.


Questi difetti possono manifestarsi con dolore, rigonfiamenti visibili o, in alcuni casi, complicanze come strangolamento delle viscere.

Quando è necessaria la chirurgia?

La chirurgia è indicata quando il difetto causa sintomi significativi come dolore persistente, difficoltà nei movimenti quotidiani o rischio di complicanze. Nel caso della diastasi addominale, l’intervento è spesso richiesto per motivi funzionali ed estetici, soprattutto dopo una gravidanza.

Approccio chirurgico non oncologico

Le tecniche chirurgiche per la correzione dei difetti della parete addominale si sono evolute, garantendo maggiore sicurezza e tempi di recupero più rapidi. Tra gli approcci chirurgici non oncologici troviamo:

  • Chirurgia laparoscopica: utilizzata per correggere ernie inguinali e ombelicali. Questa tecnica minimamente invasiva prevede piccole incisioni e l’uso di una videocamera per riparare il difetto con una rete protesica.
  • Chirurgia open con protesi: indicata per difetti più complessi o recidive. In questo caso, una rete sintetica viene posizionata per rinforzare la parete addominale.
  • Addominoplastica funzionale: per la diastasi addominale, spesso combinata con tecniche estetiche, per ripristinare la funzionalità muscolare e migliorare l’aspetto dell’addome.

Recupero post-operatorio

Il recupero dipende dalla tecnica utilizzata e dall’estensione del difetto. In generale, gli approcci laparoscopici garantiscono un ritorno più rapido alle attività quotidiane, con un minor rischio di infezioni e dolore post-operatorio. È importante seguire le indicazioni del chirurgo riguardo l’attività fisica e l’uso di eventuali cinture addominali di supporto.


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Prevenzione e gestione

Alcuni fattori di rischio, come obesità, sforzi fisici intensi e gravidanze multiple, possono favorire la comparsa di difetti della parete addominale. Per prevenirli o ridurne l’impatto, è utile:

  • Mantenere un peso corporeo adeguato.
  • Rafforzare la muscolatura addominale con esercizi specifici.
  • Evitare sforzi eccessivi senza adeguato supporto.

Conclusioni

I difetti della parete addominale, pur non essendo patologie oncologiche, possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Grazie alle moderne tecniche chirurgiche, è possibile trattarli in modo efficace e sicuro. Se si sospetta la presenza di un’ernia o di altri difetti, è importante rivolgersi a uno specialista in Chirurgia Generale per una valutazione approfondita e un trattamento personalizzato.

Chirurgia Generale a Roma

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