Dipendenza affettiva: quando l’amore diventa tossico

Dipendenza affettiva: quando l’amore diventa tossico

Editato da: Antonietta Rizzotti il 29/03/2023

La dipendenza affettiva non influenza solo la vita relazionale di chi ne soffre, ma ne intacca anche l’individualità creando una difficoltà nel riconoscere i propri bisogni, che vengono subordinati a quelli dell’altro. Scopri di più con la Dott.ssa Pagni, esperta in Psicologia a Firenze

Che cos’è la dipendenza affettiva?

La dipendenza affettiva è una particolare categoria di disturbo dipendente di personalità. La protagonista di questa dipendenza è nello specifico la relazione di coppia. Si può accompagnare a una depressione reattiva, a un disturbo ossessivo, a un disturbo dell’adattamento o a un disturbo d’ansia. All’interno delle proprie relazioni le persone con dipendenza affettiva manifestano nei confronti del partner un attaccamento di tipo “ansioso”. In particolare si riscontrano:

  • La costante necessità di sapere di essere amate dal proprio partner e il bisogno di costanti conferme;
  • Notevoli difficoltà a svolgere una vita indipendente;
  • L’incessante ricerca di un partner potenziale con il quale intraprendere una relazione affettiva (quando la relazione viene a mancare sono generalmente pervase dall’angoscia);
  • Una scelta precipitosa del partner;
  • Profondo timore di non essere amate;
  • Gelosie frequenti;
  • Grandi difficoltà ad abbandonare la relazione, anche quando essa sia fonte di forti problematiche e malessere per la stessa persona dipendente.

La relazione che annulla se stessi

Le relazioni di coppia delle persone che soffrono di dipendenza affettiva sono solitamente caratterizzate da forte dolore, poiché queste sono solite prediligere partner che sembrano incapaci di amarle. I partner scelti sono spesso persone dotate di alto grado di egoismo, egocentrismo e narcisismo.
Gli individui con personalità dipendente tendono a sminuire le proprie capacità e risorse, considerandosi poco validi fino a considerare le critiche o la disapprovazione degli altri come conferma della propria inutilità. Di fronte ad iniziative indipendenti dagli altri, anche sul piano lavorativo, tali individui vedono compromessa la propria funzionalità fino ad arrivare a rifiutare posizioni di responsabilità a causa dell’ansia provocata dal dover prendere decisioni in piena autonomia. Le relazioni sociali si limitano spesso alle sole persone dalle quali è dipendente. Le persone dipendenti sono schive e generalmente si sentono indifese in situazioni di solitudine: convivono con la paura dell’abbandono e sono letteralmente sconvolte quando una relazione stretta giunge al termine.

Come riconoscere una relazione tossica

È importante riconoscere una situazione di dipendenza affettiva per poter intervenire ed evitare il logoramento della propria individualità. Ecco alcuni campanelli d’allarme:

  • L’individuo riscontra una difficoltà nel riconoscere i propri bisogni e tende a subordinarli a quelli del partner. Questo comportamento denota un profondo senso di inadeguatezza. Credono di dover essere sempre diligenti, amabili e sacrificarsi per l’altro per poter ricevere il suo amore, anche se questo dovesse comportare dolore e sofferenza.
  • La paura di cambiare e il timore per ogni cambiamento impediscono lo sviluppo delle proprie capacità e personalità ed allontanano ogni desiderio e ogni interesse. Si riscontra spesso un’ossessione per dei bisogni irrealizzabili e delle aspettative non realistiche.
  • L’amore arriva ad essere tanto ossessivo che prende possesso dell’individuo lasciando a quest’ultimo sempre minori spazi personali.
  • Sono tipiche le richieste ricorrenti di assoluta devozione e di rinuncia da parte dell’amato.

Quello che incatena nella dipendenza affettiva è l’ingiustificata, assurda, sconsiderata presunzione di superare la crisi e salvare la relazione.
Se non curata adeguatamente, la dipendenza affettiva può comportare un elevato rischio per la persona che ne soffre. L’individuo rimane infatti bloccato in uno o in un susseguirsi di relazioni affettive deleterie, che risultano altamente controproducenti ed estremamente dolorose per il proprio equilibrio mentale e psicofisico.

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