Dipendenza e patologie da alcol e droghe: quando è necessario il ricovero?

Editato da: Marta Buonomano il 17/03/2021

Il Dott. Fantozzi Fulvio, esperto in Medicina Legale a Reggio Emilia, ci spiega in cosa consiste il ricovero ospedaliero per le persone affette da dipendenza o con patologie correlate ad alcol e droghe

Dipendenza e patologie da alcol e droghe: come valutare il ricovero?

Il ricovero ospedaliero programmato, ossia “non urgente”, e qui comprendiamo anche i Day Hospital e ci riferiamo sia al pubblico sia al privato, a favore di pazienti con disturbi da uso di alcol, ma lo stesso discorso vale per le droghe, dovrebbe essere ben meditato. E dovrebbero essere esclusi in partenza percorsi precostituiti e abbagliamenti quanto a presunti effetti salvifici degli stessi, evitando inoltre di psichiatrizzare casi che di psichiatrico, a parte a volte la diagnosi edittale, spesso non hanno davvero nulla.

bicchiere d'alcolPer tale ragione non vi è dubbio che tali ricoveri dovrebbero essere progettati e programmati nell’ambito di strutture specialistiche del territorio come i SERD, ove è ben noto che poche sono le strutture ospedaliere in grado di risolvere problemi di disintossicazione dall’Alcol in casi particolarmente gravi e soprattutto quel che verrà cronologicamente e logicamente “DOPO” lo svezzamento dalle sostanze in questione. L’intervento dei curanti in residenze ospedaliere o affini dovrebbe essere razionale, ossia essere agganciato ad un ‘prima’ (ossia, si ripete ad un invio ben meditato di pazienti già valutati territorialmente da Servizi o Professionisti privati effettivamente competenti ed accreditati e con obiettivi clinici esplicitati e condivisi) e ad un ‘dopo’ (dimissioni protette, predisposizione di programmi di cura estensiva concretamente realizzabili nel territorio) onde evitare l’effetto ‘porta girevole’ per cui il paziente rimane avviluppato nell’ingranaggio di un sistema di cure solo sintomatiche ed entra ed esce a ripetizione dall’Ospedale sulla scia dell’urgenza, senza mai giungere a un’effettiva e stabile modificazione migliorativa della qualità della sua vita.

L’importanza di iter adeguati

Se si avrà cura, prima di tutto nel settore pubblico, di predisporre percorsi così, che assicurino pertanto la continuità delle cure e se si adempirà al compito, ineludibile oggi per chiunque voglia lavorare proficuamente come Terapeuta nel settore della Salute Mentale, di operare in rete, allora sì che la qualità delle cure e dunque la loro efficacia diverranno “le migliori possibili” e si tradurranno immediatamente nel miglioramento stabile e duraturo della qualità della vita dei pazienti affetti da dipendenze patologiche.

Medicina Legale a Reggio Emilia