Distacco della retina: sintomi e cause principali

Distacco della retina: sintomi e cause principali

Editato da: Antonietta Rizzotti il 24/03/2023

Il distacco di retina è una grave patologia dell’occhio in cui la retina si separa dalla struttura vascolare a cui di norma è adesa. Questo distacco provoca una grave sofferenza delle cellule nervose che compongono la retina e, se non trattato tempestivamente, può determinare la perdita completa della vista. Ne parla il Dott. Franco Passani, esperto in Oculistica a Carrara

Qual è l’incidenza del distacco di retina?

Fortunatamente l’incidenza del distacco di retina è relativamente bassa e si attesta a circa 10 nuovi casi ogni 100.000 persone Occhi in primo pianoper anno. Il distacco di retina è una patologia dell’età adulta il cui picco di incidenza si registra tra i 55 e i 59 anni anche se può interessare soggetti di tutte le età. Il principale fattore di rischio è rappresentato dalla miopia elevata (superiore a 8 diottrie) mentre fattori di rischio secondari sono rappresentati dai traumi e dall’intervento di cataratta. Le classificazioni del distacco di retina sono molteplici ma quella funzionalmente più utile è quella che distingue distacchi con macula on da distacchi con macula off. Nei distacchi di retina con macula on la zona centrale della retina deputata alla visione distinta ed alla visione dei colori, detta per l’appunto “macula”, non è distaccata. Questa situazione aumenta notevolmente le possibilità di recupero visivo da parte dell’occhio che invece sono ridotte nel caso in cui anche la macula sia distaccata (distacco macula off).

Quali sono i sintomi che la caratterizzano?

Il primo sintomo di possibile distacco di retina è rappresentato dalla comparsa di miodesopsie o floaters. Le miodesopsie, comunemente dette “mosche volanti”, appaiono come dei corpuscoli neri all’interno del campo visivo che seguono la direzione dello sguardo quando l’occhio viene mosso. La presenza di queste mosche volanti testimonia il distacco del corpo vitreo dalla retina. Fortunatamente solo l’estrema minoranza dei distacchi di vitreo evolve in un distacco di retina vero e proprio tuttavia la comparsa improvvisa di miodesopsie rappresenta un sintomo da non trascurare e deve essere sempre valutata da un oculista.

Il secondo sintomo di possibile distacco di retina è rappresentato dalla comparsa di fosfeni ovvero di lampi di luce in assenza di reale stimolo luminoso. I fosfeni sono anch’essi sintomo di distacco di vitreo e presentano alcune caratteristiche specifiche quali la durata superiore ai 2-3 minuti, l’elevata intensità, la visibilità sia ad occhio aperto che ad occhio chiuso e la localizzazione in un determinato quadrante del campo visivo (superiore, inferiore o laterali). La comparsa di fosfeni è un importante sintomo di possibile distacco di retina e deve pertanto essere valutata con urgenza.

Terzo e più grave sintomo di possibile distacco è la comparsa di uno scotoma ovvero di un’area scura nel campo visivo. Spesso descritto dai pazienti come “una tenda nera” immobile nel campo visivo lo scotoma indica che parte della retina si è già distaccata e richiede quindi una valutazione immediata.

Da cosa può essere causato il distacco di retina?

La maggior parte dei distacchi di retina è causato dalla formazione di piccoli fori all’interno della retina che determinano un passaggio di liquido al di sotto della retina stessa con conseguente distacco. I principali fattori che possono favorire la comparsa di queste piccole lesioni sono il distacco di vitreo e la miopia elevata. Il corpo vitreo è un gel trasparente che riempie l’occhio e che in condizioni normali è adeso alla retina sottostante. L’invecchiamento, i traumi ed altre condizioni possono determinarne lo scollamento dalla retina sottostante con conseguente quadro di “distacco posteriore di vitreo o DPV”.  Il DPV può determinare l’insorgenza di distacco di retina in quanto può causare piccoli fori nella retina sottostante con passaggio di fluido subretinico e conseguente distacco. Fortunatamente solo l’estrema minoranza dei DPV evolve in un distacco di retina vero e proprio tuttavia la comparsa di sintomi quali miodesopsie e fosfeni deve essere immediatamente valutata da un oculista. La miopia elevata può invece favorire il distacco di retina in quanto la retina dei soggetti miopi è più sottile del normale e pertanto più soggetta ad eventuali rotture e lacerazioni. Visite oculistiche periodiche volte ad individuare e trattare precocemente eventuali piccole lesioni retiniche rappresentano attualmente il miglior meccanismo di prevenzione del distacco di retina.

Quali sono i trattamenti disponibili?

In casi di distacco iniziale è possibile isolare la retina distaccata e bloccare l’estensione del distacco grazie all’utilizzo dell’Argon Laser. Questo laser produce delle piccole bruciature sulla retina ancora adesa in modo da creare delle zone cicatriziali in cui la retina rimanga più saldamente accollata alle strutture sottostanti. Questa tecnica, eseguita ambulatorialmente, permette di evitare un intervento chirurgico vero e proprio nella maggior parte dei casi di distacco di retina. Sfortunatamente questa tecnica è efficace solo nei distacchi molto limitati e solo se eseguita precocemente. Anche per questo motivo il tempestivo riconoscimento dei sintomi di distacco (comparsa delle miodesopsie e dei fosfeni) è di fondamentale importanza ai fini della prognosi. Nei casi più avanzati di distacco di retina il trattamento è essenzialmente chirurgico. Ad oggi sono disponibili due tecniche: una tecnica ab-externo ed una tecnica ab-interno. La tecnica ab-externo detta “cerchiaggio episclerale” è una tecnica a bulbo chiuso in cui la continuità anatomica dell’occhio non viene intaccata. È una tecnica più vecchia rispetto a quella ab-interno ma è ugualmente efficace e meno invasiva. In questa tecnica viene inserita una fascetta di silicone attorno al bulbo che, comprimendo le strutture sottostanti, riaccolla la retina distaccata. La tecnica ab-interno detta “vitrectomia” consiste invece nel rimuovere il vitreo che riempie l’occhio, riposizionare la retina distaccata ed inserire nel bulbo un mezzo tamponante liquido o gassoso che mantenga la retina nella corretta posizione fino a guarigione ultimata. La scelta tra le due tecniche chirurgiche varia a seconda delle caratteristiche anatomiche e dell’entità del distacco.

Oculistica a Carrara