Distrofia di Fuchs: diagnosi precoce e nuove possibilità di trattamento

Pubblicato il: 22/05/2025 Editato da: Serena Silvia Ponso il 22/05/2025

La distrofia corneale di Fuchs è una patologia oculare cronica e progressiva che colpisce la cornea, causando una progressiva perdita della visione. È una delle distrofie corneali più comuni e si presenta con maggiore frequenza nei pazienti di età superiore ai 50 anni, con una leggera predominanza nel sesso femminile. In Italia, la diagnosi precoce e la disponibilità di trattamenti chirurgici avanzati stanno migliorando significativamente la gestione di questa condizione. Approfondiamo l’argomento con la Dott.ssa Mariangela Gari, Oculista a Roma e Civitavecchia.

Che cos’è la distrofia di Fuchs?

La distrofia di Fuchs è una malattia genetica che colpisce le cellule dell’endotelio corneale, uno strato sottile che regola l’equilibrio dei liquidi nella cornea. Quando queste cellule iniziano a degenerare, la cornea perde trasparenza a causa dell’accumulo di liquido (edema corneale), portando a visione offuscata, aloni intorno alle luci e sensibilità alla luce.

Quali sono i sintomi iniziali?

Nelle fasi precoci, la distrofia di Fuchs può non dare sintomi evidenti. Tuttavia, con il progredire della malattia, i pazienti riferiscono:

  • Visione annebbiata al risveglio che migliora nel corso della giornata
  • Percezione di aloni o riflessi luminosi
  • Difficoltà nella lettura e nella guida notturna
  • Sensazione di corpo estraneo nell’occhio

Come viene diagnosticata?

La diagnosi avviene tramite visita oculistica completa, con esami specifici tra cui:

  • Lampada a fessura : esamina tutti gli strati corneali, e la presenza di gutte
  • Microscopia speculare: analizza le cellule endoteliali
  • Pachimetria corneale: misura lo spessore corneale
  • OCT della cornea: utile per visualizzare l’edema e i cambiamenti strutturali


L’identificazione precoce è fondamentale per monitorare l’evoluzione della malattia e valutare il momento più opportuno per intervenire.

Quali trattamenti sono disponibili?

Il trattamento dipende dalla gravità della condizione. Nelle fasi iniziali, si utilizzano colliri iperosmolari per ridurre l’edema. Nei casi più avanzati, si ricorre a:

  • DSAEK (Descemet Stripping Automated Endothelial Keratoplasty)
  • DMEK (Descemet Membrane Endothelial Keratoplasty)


Queste tecniche di trapianto selettivo dell’endotelio corneale sono minimamente invasive e consentono un recupero visivo rapido e con minori rischi rispetto al trapianto di cornea completo.

Qual è la prognosi?

Grazie all’evoluzione delle tecniche chirurgiche e a una diagnosi sempre più precoce, la prognosi della distrofia di Fuchs è generalmente buona. I pazienti che si sottopongono a chirurgia riferiscono un notevole miglioramento della qualità visiva e della vita quotidiana.

Oculistica a Roma

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