Dolore alla spalla: può essere artrosi?

Dolore alla spalla: può essere artrosi?

Editato da: Sharon Campolongo il 05/05/2022

Quando si sente un dolore persistente alla spalla, si consiglia di rivolgersi a uno specialista in Ortopedia e Traumatologia, poiché potrebbe trattarsi di artrosi della spalla. Scopriamo di che cosa si tratta e cosa fare in questi casi

Che cosa s’intende per artrosi della spalla?

L'artrosi della spalla è una patologia degenerativa che, a differenza degli arti inferiori, come anca e ginocchio, non si verifica tanto per sovraccarico funzionale, inteso come carico del peso, ma si può sviluppare a causa di disfunzioni funzionali che riguardano la capsula articolare o la cuffia dei rotatori.

Distinguiamo l’artrosi in primaria o concentrica, che deriva dalla coartazione della testa dell’omero verso la glena che crea un’usura progressiva della cartilagine, fino a che, mancando la cartilagine, l’articolazione non si “incastra” provocando la formazione di escrescenze ossee (osteofiti) che possono bloccare progressivamente la mobilità della spalla fino a farla diventare rigida. Differentemente l’artrosi secondaria o eccentrica, è dovuta ad un problema post-traumatico o in modo prevalente ad una rottura della cuffia dei rotatori non curata, che comporta la traslazione superiore della testa dell'omero e l'evoluzione in artrosi eccentrica.

Colpisce prevalentemente i pazienti over 60 ma può essere anche appannaggio di pazienti più giovani come pazienti sportivi o lavoratori manuali, perché più facilmente soggetti a traumatismi o microtraumatismi ripetitivi che conducono all'usura delle superfici articolari.

I principali fattori di rischio per un’artrosi alla spalla sono le attività lavorative usuranti, la rottura della cuffia dei rotatori, il diabete, le problematiche tiroidee e le condizioni post- traumatiche.

radiografia di una paziente

I sintomi più frequenti che fanno sospettare un’artrosi di spalla

La rigidità sicuramente è uno degli elementi che più frequentemente si associa all'artrosi di spalla, la perdita di forza, soprattutto nei pazienti che hanno un’artrosi eccentrica associata ad una rottura della cuffia dei rotatori che spesso si associa anche al dolore notturno e a scarsi risultati con la fisioterapia.

Cosa si consiglia in caso di sospetto di artrosi?

In caso di un sospetto di artrosi la cosa più importante è quella di eseguire una Radiografia standard della spalla da cui si possa capire se c'è una traslazione superiore della testa dell'omero o un'osteofitosi marginale delle superfici articolari.

Ѐ bene quindi rivolgersi ad un Chirurgo specializzato nelle patologie della spalla.

Nel caso in cui si tratti di un’artrosi concentrica primaria della spalla, il paziente deve essere trattato chirurgicamente mediante una sostituzione con protesi anatomica, che sostituirà completamente le componenti articolari della spalla, ovvero l’omero e la glena, andando a ripristinare l’arco di mobilità e la forza muscolare del paziente.

Nel caso in cui invece si tratti di un'artrosi secondaria (eccentrica), causata quindi dalla rottura della cuffia dei rotatori con risalita della testa dell'omero, sarà utile eseguire la sostituzione con protesi inversa che permetterà, con un artificio meccanico, di ripristinare un fulcro funzionale adeguato alla mobilità della spalla garantita dal solo deltoide.

L’intervento consiste nella sostituzione delle superfici articolari mediante una protesi metallica a cui viene interposta una superficie in plastica biocompatibile per garantire lo scivolamento delle superfici articolari. La protesi metallica è in titanio e la durata media di questi impianti è sopra/superiore ai 15 anni.

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