Dolore toracico: quali sono le cause?

Dolore toracico: quali sono le cause?

Editato da: Marta Buonomano il 28/09/2023

Il Dott. Carlo Augusto Savasta, esperto in Cardiologia a Bergamo, ci spiega come riconoscere i diversi tipi di dolore toracico e in quali casi bisogna recarsi al pronto soccorso

Che cosa s’intende per dolore toracico e perché i sintomi possono essere confusi con quelli dell’infarto?

Per dolore toracico si intende ogni tipo di fastidio, oppressione o costrizione che può partire dalla regione epigastrica fino al collo con irradiazione al braccio sinistro. Il dolore toracico tipico è quello dell'infarto (dolore retrosternale irradiato al collo e braccio sinistro); una volta esclusa la possibile origine ischemica del dolore bisogna pensare a dolori di origine pleurica, pericardica, aortica, gastroesofagea o epatica. La sintomatologia è spesso simile perché l’innervazione di questi organi ha le stesse diramazioni.

Come si presenta il dolore?

Il dolore toracico ischemico tipico è quello di oppressione retrosternale, irradiata al giugulo e al braccio sinistro che tipicamente insorge sotto sforzo e termina con il riposo (angina da sforzo) oppure con un’analoga sintomatologia che si protrae per oltre 15 minuti (infarto). Non sempre il dolore dell'infarto o dell’angina ha queste caratteristiche: talvolta si presenta come un dolore allo stomaco (confuso con indigestione), alla mandibola (confuso con mal di denti), dorsale o al braccio destro. In ogni caso quando compaiono dei forti dolori associati spesso a nausea, sudorazione algida e malessere è bene recarsi in pronto soccorso.

Quali sono le cause più comuni?

Le cause più comuni e pericolose sono quelle di natura cardiovascolare (infarto e dissezione aortica). Tra le altre forme di dolore toracico bisogna includere processi infiammatori come la pleurite e pericardite: in questo caso è spesso associata a febbre, rialzo dei globuli bianchi, PCR e VES e il dolore si modifica con il respiro o il decubito. Il dolore può essere di natura osteomuscolare e tipicamente si accentua con la digitopressione e con i movimenti.

Esistono poi dolori da somatizzazione nei pazienti ansiosi ove il dolore non è correlato a nessun segno clinico e/o strumentale.

Come viene trattato?

Il trattamento e la diagnosi variano a seconda del tipo di dolore toracico. È comunque importante in caso di dolore precordiale, epigastrico o dorsale prolungato, recarsi in pronto soccorsa previa chiamata al 112. È bene non recarsi mai da soli e non aver paura di chiedere aiuto. Il tempo è essenziale per la prognosi di un eventuale infarto. Se il dolore toracico è secondario all’infarto il paziente viene ricoverato e sottoposto a coronarografia per poter eseguire un’angioplastica al fine di rivascolarizzare il vaso interessato dall'occlusione trombotica. Dopodiché verrà assistito in unità coronarica dove verranno introdotti i farmaci del caso. Se il dolore è di origine gastroesofagea (ulcera gastro-duodenale, esofagite, reflusso gatroesofageo) si provvederà ad eseguire un’esofagogastroduodenoscopia. Se è di natura epatocolecistica (colica epatica) si eseguirà un’ecografia dell’addome. In caso di pleurite-pericardite si opterà invece per una Rx torace-ecocardiogramma e si somministreranno antinfiammatori.

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