Dolori articolari post menopausa: quali sono le cause?

Pubblicato il: 07/05/2021 Editato da: Antonietta Rizzotti il 07/05/2021

Nelle donne in menopausa i sintomi che normalmente si manifestano sono le vampate di calore e la sudorazione notturna. Molto comuni e meno conosciuti sono invece i dolori a carico delle articolazioni, un disturbo fastidioso con cui oggi convive il 50% delle donne, come dimostrato da recenti studi americani. Ne parla il Dott. Francesco Pezzillo, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Roma

Quali sono le cause dei dolori articolari in menopausa

I dolori a carico delle articolazioni sono strettamente relazionati all’effetto che la riduzione degli ormoniDonna adulta estrogeni ha sull’idratazione della cartilagine, sulla densità dell’osso, sui muscoli e sui legamenti.

Si tratta di una caratteristica della menopausa secondo cui la diminuzione degli ormoni estrogeni causa un’infiammazione delle articolazioni e di conseguenza sfocia in manifestazioni di dolore e di altri disturbi.

L’osteoporosi caratterizza spesso la fase successiva della menopausa ed è rappresentata dalla diminuzione della qualità e della densità ossea, portando ad un aumento del rischio di fratture.

Altre volte, si assiste ad una degenerazione progressiva della cartilagine nel tempo, che diventa artrosi. Questo è il motivo per cui le donne sono più soggette, rispetto agli uomini, ad esserne colpite (circa l’80% delle donne soffre di artrosi a partire dai 75 anni).

Come si diagnostica?

È di fondamentale importanza effettuare una visita completa che includa una corretta anamnesi e un’attenta storia clinica. Successivamente, sulla base dei risultati ottenuti è possibile eseguire una radiografia oppure un’ecografia, qualora si presentassero lesioni tendinee o, ancora, una risonanza magnetica nel caso di dubbi su una lesione del menisco o della cartilagine.

Per poter verificare la massa corporea residua e valutare, quindi, il livello di osteoporosi è necessario sottoporsi ad una densitometria ossea.

Quali sono i trattamenti possibili?

Durante la fase diagnostica e di trattamento è imprescindibile la collaborazione di tre importanti specialisti: ortopedico, fisiatra e ginecologo.

L’eventuale trattamento indicato dal ginecologo, infatti, deve essere supportato dall’attività fisica e dagli esercizi prescritti dal fisiatra, che segue il paziente durante il loro svolgimento.

Al fine di ridurre l’osteoporosi vengono spesso consigliati i seguenti esercizi di allungamento muscolare per favorire la flessibilità, esercizi a corpo libero, in palestra o in acqua per ridare fluidità articolare e una maggiore tonicità muscolare.

Quando, invece, si manifesta la condropatia, ovvero la degenerazione della cartilagine iniziale, è bene sottoporsi ad una terapia infiltrativa a base di acido ialuronico (effetto prevalentemente lubrificante) da affiancare all’attività fisica oppure utilizzare il cosiddetto PRP o plasma arricchito di piastrine grazie al quale è possibile riparare le lesioni e avere una maggiore azione antidolorifica e antinfiammatoria.

Anche l’uso delle cellule mesenchimali iniettate nelle articolazioni, precedentemente prelevate dal midollo osseo o dal grasso del paziente stesso, garantiscono un effetto rigenerante.

Ortopedia e Traumatologia a Foggia

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