E se sei celiaco?

E se sei celiaco?

Editato da: Antonietta Rizzotti il 11/02/2023

La celiachia è una intolleranza al glutine, reale e documentata. È causata da una reazione ad una proteina contenuta nel glutine, la gliadina, presente nel grano ma anche in orzo, segale ed avena. Ne abbiamo parlato con il Prof. Silvestro Lucchese, esperto in Chirurgia Generale a Roma

 

Le intolleranze alimentari sono spesso ritenute causa di disturbi digestivi e di alterazioni del transito intestinale.

La tossicità maggiore nella malattia celiaca è esplicata dal grano che provoca una infiammazione ed una riduzione dei villi intestinali. I familiari corrono un rischio di essere celiaci nel 10% dei casi. Spesso la diagnosi è presunta anche quando non sono state eseguite indagini specifiche.

Quante forme di celiachia esistono?

  • Celiachia tipica o sintomatica: i sintomi sono caratteristici: diarrea cronica con liquame chiaro e grasso – steatorrea, dimagramento. Talvolta nei bimbi si presenta dopo lo svezzamento con un ritardo della crescita;
  • Celiachia atipica: sintomi riferiti ad altri organi o apparati, oltre ai disturbi intestinali. Talora, in età adulta, è presente anemia, disturbi neurologici vaghi, malassorbimento;
  • Celiachia silente: la celiachia è presente con alterazione dei villi intestinali ed anticorpi ma senza sintomi eclatanti;
  • Celiachia potenziale: presenza di anticorpi specifici e di danno dei villi e sintomi solo successivamente.

Esistono patologie associate alla celiachia?

In presenza di celiachia potrebbero coesistere carenze di ferro e acido folico, ipovitaminosi, ipocalcemia, ipotiroidismo, osteoporosi, dermatosi, difficoltà respiratorie.

Cosa fare per scoprire se si è intolleranti al glutine?

I test di intolleranza sono le prime indagini da eseguire ma non sono sempre attendibili. Curiosamente alcuni test di intolleranza variano nello stesso individuo anche in tempi brevi ed anche per i singoli alimenti esaminati.

È possibile scoprirlo senza una visita specialistica?

Talvolta è possibile una diagnosi con esami del sangue (dosaggio di anticorpi specifici):

  • Anticorpi anti- gliadina (AGA)
  • Autoanticorpi anti- endomisio (EMA)
  • Autoanticorpi antitransglutaminasi (t TGA)

La celiachia può essere una malattia subdola ed è consigliabile che il percorso diagnostico e terapeutico siano gestiti con continuità da uno specialista esperto. La diagnosi è certa eseguendo una biopsia endoscopica duodenale (gastro-duodenoscopia).
Talvolta si possono avere falsi positivi o negativi quando la biopsia non venga eseguita su aree patologiche.

Quali sono i sintomi associati alla celiachia?

  • Sintomi intestinali: diarrea cronica, dolore addominale, gonfiore addominale, stanchezza inspiegabile, emicrania, colite spastica;
  • Principali sintomi extra-intestinali: deficit neurologici, deficit da malassorbimento, dolori muscolari, ritardo della crescita nei bambini, ansia, sintomi respiratori, asma, orticaria, prurito, eczema.

Se si scopre di essere celiaci qual è la prima cosa da fare?

Ad oggi sono molteplici gli studi in atto per attenuare o curare radicalmente i sintomi ma la dieta senza glutine rappresenta l'unica terapia. La dieta priva di glutine deve essere molto rigorosa, poiché bastano minime quantità per impedire il miglioramento e questa deve essere seguita scrupolosamente per tutta la vita.

Anche minime quantità di glutine possono scatenare sintomi importanti talora inspiegabili. Al momento non vi sono farmaci che diano giovamento ed una risposta certa. Uniche armi disponibili sono una corretta informazione su quali alimenti siano a rischio ed una dieta che li escluda rigorosamente. Bisogna fare attenzione poiché molti alimenti vengono pubblicizzati “senza glutine” ma in realtà possono contenerne in minima quantità che è considerata innocua ma è, spesso, sufficiente a provocare sintomi.

Quali sono gli alimenti presenti in natura che non contengono il glutine?

I principali alimenti privi di glutine disponibili in natura sono: grano saraceno, legumi (fagioli, lenticchie, piselli, fave, ceci), mais, miglio, patate, quinoa, riso, sesamo, soia, tapioca, castagne.

La categoricità di assenza di glutine non è sempre possibile poiché nelle lavorazioni industriali è molto frequente la contaminazione anche se il glutine non è previsto in lavorazione.

Un’alimentazione priva di glutine può avere effetti sull’aspetto psicologico di una persona?

Si, è possibile. Spesso si manifesta uno stato ansioso e di stanchezza inspiegabile con difficoltà digestive e dolori muscolari. La somatizzazione provoca ed aggrava i sintomi della celiachia. Alcuni ricercatori americani hanno accertato l’esistenza di rapporti diretti tra una sensibilizzazione non solo del sistema nervoso centrale ma del nostro secondo cervello enterico che viene sollecitato dallo stress emotivo e provoca episodi di emicrania e fasi acute di colite. Molto frequenti gli episodi di depressione o di stress in pazienti che non riescono a seguire una dieta rigorosa per problematiche lavorative o sociali.

Chirurgia Generale a Roma