Ecografia dell’addome inferiore: quando serve e perché è utile per la salute renale

Pubblicato il: 26/05/2025 Editato da: Vittoria Marcucci il 26/05/2025

L’ecografia dell’addome inferiore è un esame diagnostico non invasivo, indolore e privo di radiazioni ionizzanti. Viene spesso richiesto dal nefrologo per approfondire condizioni cliniche legate ai reni, alla vescica e, in parte, anche alla prostata e agli organi pelvici. In ambito nefrologico, rappresenta uno strumento essenziale per intercettare precocemente patologie renali e urologiche 

Un’indagine semplice, ma con un grande valore clinico 

Grazie all’utilizzo degli ultrasuoni, l’ecografia dell’addome inferiore permette di visualizzare: 

  • la forma, la posizione e le dimensioni dei reni 
  • la presenza di calcoli renali, anche di piccole dimensioni 
  • eventuali cisti o masse sospette 
  • dilatazioni delle vie urinarie (segno di ostruzione) 
  • lo stato di riempimento e svuotamento della vescica 
  • l’eventuale presenza di urina residua post-minzione 

Inoltre, nel paziente maschio, consente una valutazione preliminare della prostata, utile in caso di ritenzione urinaria o disturbi minzionali. 

Quando è consigliata? Le situazioni da non sottovalutare 

L’ecografia dell’addome inferiore può essere indicata in numerosi contesti clinici. Tra i più comuni: 

  • Infezioni urinarie ricorrenti: l’esame aiuta a verificare se esistano ostruzioni o malformazioni anatomiche che favoriscono l’infezione. 
  • Ipertensione arteriosa sospetta di origine renale: consente di valutare le dimensioni e la morfologia dei reni, spesso alterati in presenza di ipertensione nefrovascolare. 
  • Sangue nelle urine (ematuria): è fondamentale per escludere calcoli, masse o altre anomalie a carico delle vie urinarie. 
  • Dolori lombari cronici o acuti: se si sospetta una colica renale o un’infiammazione delle vie urinarie, l’ecografia può offrire risposte rapide. 
  • Monitoraggio dell’insufficienza renale cronica: utile per seguire l’evoluzione della patologia e l’eventuale comparsa di complicanze. 

Come prepararsi per l’esame? 

Per ottenere immagini chiare e complete, è importante seguire alcune indicazioni semplici: 

Bere circa 1 litro d’acqua un’ora prima dell’esame, evitando di urinare: una vescica piena permette una migliore visualizzazione. 

Evitare cibi che producono gas (come legumi, verdure fermentabili e bevande gassate) il giorno prima, soprattutto se è prevista anche una valutazione intestinale. 

✅ Seguire eventuali indicazioni personalizzate fornite dal medico, in caso di patologie specifiche. 


L’esame ha una durata di circa 10-15 minuti e può essere eseguito ambulatorialmente. 

Un supporto prezioso per diagnosi precoci 

In molti casi, l’ecografia dell’addome inferiore rappresenta il primo passo verso una diagnosi più precisa. Può indirizzare verso ulteriori accertamenti, come la TC o la risonanza magnetica, oppure aiutare a monitorare nel tempo pazienti con patologie croniche come l’insufficienza renale o la calcolosi ricorrente. 

Grazie alla sua semplicità e all’assenza di effetti collaterali, è oggi uno degli strumenti più utilizzati in nefrologia per una diagnosi precoce, sicura e personalizzata.


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