Ecografia epatica: perché è utile?

Ecografia epatica: perché è utile?

Editato da: Antonietta Rizzotti il 12/05/2020

Lo studio ecografico del fegato e delle vie biliari è una metodica ormai entrata nella routine degli accertamenti preventivi e dei controlli nella pratica clinica quotidiana. Ne parla il Dott. Demetrio Bacaro, esperto in Chirurgia Generale a Roma

Che cos’è l’ecografia epatica?

È un esame semplice, ripetibile, della durata di circa 10 minuti e per il quale è sempre preferibile aver seguito un regime alimentare per Donna con dolore al fiancoun paio di giorni, durante i quali evitare, se possibile completamente, pane, pasta, riso e patate, così come le verdure e la frutta, tutti alimenti che favoriscono la formazione di gas intestinale, che ostacola una buona visualizzazione ecografica di tutto l’organo. Necessario anche un digiuno di 6 – 8 ore prima dell’ecografia.

Si consiglia al paziente di sottoporsi ad un accertamento ecografico sul fegato, in base ai suoi, sintomi, alla sua storia clinica e alla risultanza di accertamenti di laboratorio o strumentali già eseguiti.

In caso di dolori addominali diffusi, soprattutto se persistenti, è sempre consigliabile l’esecuzione di una ecografia epatica (meglio se allargata alla totalità dell’addome), per via della sua rapidità di esecuzione e per la importante mole di informazioni che può fornire al medico curante per il prosieguo del cammino diagnostico e terapeutico.

Cosa permette di individuare questa procedura?

Con essa, infatti, si possono facilmente documentare, o escludere, fra le altre cose la presenza di eventuali calcoli della colecisti o delle vie biliari, di ingrandimento del fegato, di dilatazione delle vie biliari, di sofferenza diffusa di tutto l’organo. Ma anche e forse soprattutto evidenziare la presenza di eventuali lesioni focali dell’organo, siano esse cistiche (cioè ripiene di liquido) o solide (cioè costituite da tessuto cellulare).

Proprio per la scoperta e il monitoraggio di queste ultime immagini l’ecografia ricopre un ruolo fondamentale. Principalmente nel periodo successivo a molti delle diagnosi ed eventuali interventi per malattie tumorali (tumore al seno, all’intestino, al polmone, alla prostata, alle ovaie, all’utero, alla pelle, solo per citarne alcune) , quello che viene conosciuto come follow up, si fonda sulla sorveglianza, che consiste nella ripetizione periodica di determinati accertamenti, fra i quali un ruolo preminente, anche se a volte solo iniziale, è ricoperto proprio dalla ecografia epatica, spesso allargata all’addome.

L’ecografia del fegato è metodica che necessita di strumentazione di avanguardia, sempre aggiornate e performanti. Del resto la qualità dell’esame non prescinde dal giusto tempo di esecuzione (non è mai un buon esame una ecografia fatta velocemente), ma anche e forse soprattutto dalla esperienza del medico ecografista, che deve essere in grado di “saper vedere” le lesioni, ma anche di interpretarle nel modo più corretto possibile.

Chirurgia Generale a Roma