Emorroidi: i vantaggi dell’embolizzazione!

Emorroidi: i vantaggi dell’embolizzazione!

Editato da: Antonietta Rizzotti il 22/02/2023

Le emorroidi sono tra i problemi che causano più imbarazzo tra i pazienti. In base ai più recenti studi ne soffre un adulto su dieci, essendo molto diffuso soprattutto tra le persone over 50 che vivono nei paesi più sviluppati. Ne parla il Dott. Roberto Iezzi, esperto in Radiologia Interventista a Roma

Come si presentano?

Le emorroidi si presentano come piccoli cuscinetti di tessuto vascolare situati nell’ano, che possono ingrossarsi progressivamente in maniera anomala, provocando dolore ed eventualmente sanguinamento. I sintomi più comuni sono inoltre rappresentati da sensazione di bruciore, prolasso, senso di pesantezza a livello rettale, prurito anale, perdita anomala di feci, secrezione di muco e presenza al tatto di corpi morbidi esterni all’ano.

ragazza di spalle

Quali sono i principali fattori di rischio?

I fattori di rischio principali per questa problematica sono la costituzione fisica, l’invecchiamento, la stitichezza, la gravidanza, la familiarità, e lo sforzo intenso durante l’evacuazione. Ad influire sulle crisi emorroidarie ci sono anche fattori endocrini, quali assunzione e/o modifiche ormonali (pillola anti-concezionale, ovulazione, mestruazione) ma anche la pratica di sport particolari come equitazione, motociclismo, sollevamento pesi e ciclismo a causa dei traumi continui che la pratica di queste attività può provocare. Altri fattori che influiscono sulla probabilità di sviluppare la malattia sono sicuramente un’alimentazione povera di scorie e la troppa sedentarietà. La prevenzione infatti è il primo passo da fare per evitare l’insorgenza delle emorroidi, tramite accorgimenti sullo stile di vita, la dieta e la tonificazione della parete vascolare. Questi accorgimenti devono essere adottati anche qualora si verifichino i primi sintomi. Sicuramente è indicato bere almeno 1,5/2 litri di acqua al giorno e adottare un’alimentazione ricca di acqua e fibre per mantenere alta l’idratazione del proprio organismo e favorire la naturale regolarità intestinale. Da evitare alimenti come l’alcool, il cioccolato e i cibi piccanti. Al fine di minimizzare la stitichezza e stimolare le funzionalità intestinali è particolarmente consigliato fare dell’attività fisica leggera, ottimo deterrente per lo sviluppo della malattia emorroidaria.

Come si curano?

I pazienti che soffrono di emorroidi possono essere curati con diversi tipi di trattamenti a seconda dello stadio della malattia.

Per quanto riguarda la terapia medica, vengono utilizzati alcuni antinfiammatori di tipo corticosteroideo, e/o anestetici locali per ridurre il dolore e il fastidio provocati dall’infiammazione tipica delle emorroidi. È doveroso sottolineare che ogni tipo di assunzione deve essere valutata con il proprio medico e in ogni caso deve essere accompagnata da uno stile di vita sano evitando l’assunzione di cibi che facilitano l’infiammazione come spezie e cibi piccanti.

Una pratica chirurgica utilizzata per la cura delle emorroidi è la legatura elastica, un’operazione ambulatoriale senza l’utilizzo di anestesia. È indicata nelle emorroidi di stadio iniziale che comportano qualche sanguinamento e dove lo stile di vita e l’alimentazione non hanno prodotto significativi miglioramenti.  Risulta però poco efficace e non indicata nel trattamento dei sanguinamenti dovuti dalla presenza di emorroidi interne di secondo e terzo grado.

Altra opzione chirurgiche sono rappresentate da un intervento chirurgico tradizionale che prevede l’asportazione parziale di tessuto a livello anale, dalla prolassectomia ed emorroidopessi  che rimuove grazie ad una suturatrice un anello di tessuto circolare, completamente interno al canale anale, riposizionando così verso l’alto il tessuto emorroidario, o, tecnica ultima introdotta, la dearterializzazione sotto guida ecografica, che consiste nella chiusura arteriosa del plesso emorroidario con un decorso più semplice: il dolore post operatorio è nella maggior parte dei casi limitato e la ripresa delle funzionalità è più rapida. 

Che cos’è l’embolizzazione?

Negli ultimi anni, a queste tecniche chirurgiche si è affiancata l’embolizzazione, tecnica di radiologia interventistica, utilizzata anche in caso di sanguinamenti acuti in sostituzione della chirurgia d’urgenza.

Tale tecnica è indicata in pazienti che presentano emorroidi di 2° e 3° grado è l’embolizzazione, tecnica di radiologia interventistica, utilizzata anche in caso di sanguinamenti acuti in sostituzione della chirurgia d’urgenza. Il trattamento di embolizzazione consiste nell’occlusione selettiva dei vasi sanguigni arteriosi che vascolarizzazione le emorroidi utilizzando particelle embolizzanti o piccole spirali metalliche. Viene eseguita in anestesia locale, con una piccola puntura all’inguine o al polso; ha una durata di circa 30-40 minuti ed è indolore. L’occlusione delle arterie che irrorano i plessi venosi emorroidari determina la riduzione del sanguinamento, sino a scomparsa, riducendo progressivamente il volume delle emorroidi, ed i sintomi correlati. Nell’arco delle 24-48 ore successive, il paziente è dimesso dall’ospedale.

Il grosso vantaggio dell’embolizzazione, oltre alla semplicità di esecuzione, è rappresentato dalla capacità di identificazione in maniera precisa di tutte le afferenze arteriose alla patologia con conseguente embolizzazione superselettiva delle arteriole, risparmiando le aree non patologiche. L’esperienza in letteratura e la nostra esperienza ci consente di affermare che il trattamento è sicuro, non gravato da complicanze significative post-procedurali e soprattutto non gravato da enormi fastidi o dolore post-operatorio con conseguente breve periodo di convalescenza e rapida ripresa delle normali attività quotidiane o lavorative. Tutti questi vantaggi consentono di risolvere il problema delle emorroidi in maniera rapida, con elevata soddisfazione da parte del paziente.

Radiologia a Roma