Emorroidi: tipologie e trattamenti

Emorroidi: tipologie e trattamenti

Editato da: Gloria Conalbi il 10/07/2019

La patologia emorroidaria è un disturbo molto diffuso che coinvolge gran parte della popolazione e si alterna tra periodi di crisi e tranquillità. Il Dott. Tonello, esperto in Proctologia a Torino ce ne illustra le tipologie e i trattamenti.

Che cos’è la patologia emorroidaria?

Le emorroidi sono strutture vascolari del canale anale e sono molto importanti ai fini della continenza, ossia la capacità di ritenere il contenuto rettale. Quando queste strutture si ammalano si verificano quei disturbi generalmente conosciuti come patologia emorroidaria.

Si tratta di una malattia molto frequente, si stima che circa il 50% delle persone abbia avuto almeno un episodio di crisi emorroidaria, mentre il 5% della popolazione ne soffre in modo cronico. È una patologia benigna che può alternare periodi di tranquillità ad altri di crisi. È importante chiarire che non si trasforma mai in un patologia tumorale.

Quali sono i sintomi della malattia?

I sintomi riferiti sono variabili e spaziano dal prurito al gonfiore locale, al prolasso (fuoriuscita di tessuto dall’ano con l’evacuazione), al dolore, alla mucorrea (perdita di muco) fino all’ematochezia (perdita di sangue). Proprio quest’ultimo sintomo è quello che più preoccupa il paziente in quanto è un segno di allarme anche per altre patologie come i tumori anorettali. Spesso infatti i sintomi sono comuni ad altre patologie dell’ano-retto come ragadi, fistole e patologie tumorali.

Cosa causa l’insorgenza delle emorroidi?

Le cause di questa patologia sono variabili e spesso legate a una predisposizione famigliare (per es. una fragilità a livello venoso) su cui agiscono fattori favorenti come la stitichezza o la diarrea, un’alimentazione povera di fibre e ricca di spezie (pepe, peperoncino, cioccolato) o altri alimenti come la frutta secca. L’attività sportiva, al contrario, è ritenuta come un fattore protettivo, ad eccezione di pochi sport, come il sollevamento pesi e la bicicletta che invece sembrano peggiorarla.

Come prevenire la patologia emorroidaria?

La prevenzione consiste innanzitutto in una corretta alimentazione, ricca di fibre e acqua e povera di spezie, cioccolato e frutta secca. Una sana attività sportiva ha sicuramente una azione preventiva come anche evitare la posizione seduta per molte ore. Un aspetto molto importante, inoltre, è la modalità con cui si va in bagno; bisogna evitare di stare seduti in bagno per molto tempo (ad esempio leggendo il giornale, o più recentemente, usando tablet e similari); l’ideale è aspettare il giusto stimolo ed evacuare in breve tempo. Bisognerebbe, infine, usare poco la carta igienica ed eseguire un bidet con acqua tiepida e detergenti di qualità.

Come vengono trattate le emorroidi?

Le emorroidi vengono classificate in base alla loro gravità in IV stadi. Il I stadio è semplicemente un’infiammazione interna senza prolasso, nel II stadio vi è un prolasso che rientra spontaneamente dopo la defecazione, nel III stadio il prolasso richiede l’intervento del soggetto per essere riposizionato, nel IV stadio, infine, il prolasso non è più riducibile.

Il I e II stadio non richiedono intervento chirurgico, ma solo una terapia medica dietetica (regime alimentare ricco di frutta e verdura e povero di spezie, cioccolato e frutta secca, associato a flavonoidi per bocca e creme locali) e/o trattamenti ambulatoriali (legatura elastica, scleroterapia, etc.). Sfortunatamente le procedure ambulatoriali sembrano avere solo un effetto temporaneo e quindi vanno riservate a pochi casi.

Le emorroidi di III-IV grado richiedono, invece, un intervento chirurgico. Le tecniche disponibili sono veramente molte e si possono distinguere in escissionali (si asportano con varie energie i gavoccioli emorroidari che prolassano) e non escissionali (non vi è asportazione, ma “riposizionamento” attraverso l’asportazione del prolasso mucoso o la mucopessia).

Il chirurgo proctologo con la migliore formazione ed esperienza è quello che è in grado di padroneggiare tutte le tecniche in modo da poter scegliere quella più indicata in quel momento. Ogni paziente infatti richiede un trattamento personalizzato ed il chirurgo deve avere tutte le conoscenze per agire di conseguenza. In alcuni pazienti, infatti, si possono eseguire anche trattamenti multipli.

Colonproctologia a Torino