Endoscopia spinale: una tecnica minimamente invasiva per la cura delle patologie della colonna vertebrale

Pubblicato il: 27/10/2024 Editato da: Serena Silvia Ponso il 07/02/2025

L'endoscopia spinale è una tecnica chirurgica minimamente invasiva sempre più diffusa nel trattamento delle patologie della colonna vertebrale per i benefici che offre ai pazienti. In questo articolo esploreremo quali sono questi vantaggi, le indicazioni e le modalità di esecuzione dell'endoscopia spinale.

Cos'è l'endoscopia spinale?

L'endoscopia spinale è una procedura che consente al chirurgo di accedere alla colonna vertebrale utilizzando un endoscopio, uno strumento dotato di una telecamera miniaturizzata. Questa tecnica permette di operare attraverso piccole incisioni, di solito di pochi millimetri, riducendo il trauma ai tessuti circostanti. Grazie alla visione diretta offerta dall'endoscopio, il neurochirurgo può trattare con precisione le aree problematiche della colonna vertebrale, come ernie discali, stenosi spinali o lesioni nervose.

Quali sono i vantaggi dell'endoscopia spinale?

Uno dei principali vantaggi dell'endoscopia spinale è la minima invasività della procedura. A differenza della chirurgia tradizionale, che richiede ampie incisioni e può comportare un lungo periodo di recupero, l'endoscopia spinale riduce significativamente il trauma ai muscoli e ai tessuti. Ciò si traduce in:

  • Minor dolore post-operatorio: grazie alla ridotta invasività, i pazienti sperimentano meno dolore nel periodo successivo all'intervento.
  • Tempi di recupero più rapidi: la guarigione è generalmente più veloce rispetto alle tecniche tradizionali, permettendo ai pazienti di tornare alle normali attività in tempi più brevi.
  • Minori complicazioni: riduzione del rischio di infezioni e di danni ai nervi o ai tessuti spinali circostanti.

Indicazioni per l'endoscopia spinale

L'endoscopia spinale è indicata per una serie di patologie della colonna vertebrale, in particolare quelle che coinvolgono i dischi intervertebrali o il canale spinale. Tra le condizioni più comunemente trattate con questa tecnica troviamo:

  • Ernia del disco: una delle patologie più frequenti che causa dolore lombare e irradiato, spesso associato a compressione dei nervi spinali.
  • Stenosi spinale: un restringimento del canale spinale che può causare dolore, intorpidimento e debolezza agli arti inferiori.
  • Spondilolistesi: una condizione in cui una vertebra scivola rispetto a quella sottostante, provocando dolore e disfunzione.

Procedura di esecuzione

L'intervento di endoscopia spinale viene eseguito in anestesia locale o generale, a seconda della complessità del caso e delle preferenze del paziente e del chirurgo. Una volta posizionato l'endoscopio nella zona interessata della colonna vertebrale, il chirurgo utilizza strumenti miniaturizzati per rimuovere o riparare il tessuto danneggiato. Durante l'intervento, le immagini trasmesse dall'endoscopio vengono proiettate su un monitor, consentendo al chirurgo di operare con estrema precisione.

L'intervento dura generalmente meno rispetto alla chirurgia aperta e i pazienti possono tornare a casa lo stesso giorno o dopo un breve periodo di osservazione.


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Rischi e complicazioni

Come ogni procedura chirurgica, l'endoscopia spinale presenta dei rischi, sebbene siano ridotti rispetto alla chirurgia tradizionale. Le complicazioni più comuni includono infezioni, sanguinamenti e, in rari casi, danni ai nervi. Tuttavia, grazie alla natura minimamente invasiva della tecnica, il rischio di tali complicazioni è inferiore rispetto ad altre tecniche.

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