Ernia inguinale e laparoscopia: che cos’è al tecnica TAPP?

Ernia inguinale e laparoscopia: che cos’è al tecnica TAPP?

Editato da: Marta Buonomano il 20/05/2020

La laparoscopia, con approccio pre-peritoneale (TEP) o trans-peritoneale (TAPP) rappresenta una valida opzione terapeutica anche in caso di ernia inguinale. Il nostro esperto in Chirurgia Generale e Colonproctologia a Torino, il Dott. Stefano Enrico, ci spiega in cosa consiste la tecnica TAPP

Che cos’è la tecnica TAPP?

ragazza con pancia scopertaLa tecnica TAPP consente, mediante dei piccoli fori di accesso alla cavità addominale (in genere tre) di 5-10 mm, di intervenire sulla parte interna della porta erniaria posizionando un particolare tipo di rete (mesh) in grado di correggere e chiudere il difetto di parete. Una volta ridotto in addome il contenuto erniario, sarà necessario creare una tasca nel peritoneo in cui appoggiare la suddetta rete con della colla biologica. Questo tipo di sostanza garantisce una corretta fissazione senza il rischio di causare danni vascolari o nervosi nel paziente, riducendo quindi la percentuale di complicanze postoperatorie. Inoltre, esistono delle particolari reti dotate di pedicelli simili al velcro, che permettono una corretta fissazione senza la necessita di punti o colle. In seguito, la rete posizionata verrà ricoperta dal lembo peritoneale, suturato in maniera tale da evitare aderenze con le anse dell’intestino.

Quali sono le caratteristiche della tecnica tradizionale?

La tecnica tradizionale, per quanto possa far ricorso a metodiche in grado di limitare le suture sui muscoli e sulle fasce (tension free) per ridurre il dolore a seguito dell’intervento, necessita comunque l’esecuzione di un’incisione di diversi centimetri nell’area inguinale, nonché la separazione dei muscoli e delle fasce fino ad individuare il difetto di parete da correggere.
In seguito vengono posizionati un “plug” ed una rete non riassorbibile, che vanno a chiudere la porta erniaria integrandosi nel tessuto cicatriziale. Il danno al nervo ileoinguinale è abbastanza comune con la chirurgia tradizionale e ciò può alterare la sensibilità di quest’area o causare nevralgia postoperatoria per diversi mesi.
A seguito dell’operazione, sarà possibile riprendere l’attività fisica moderata dopo due settimane, ma per eseguire sport o lavori più pesanti si consiglia di attendere almeno un mese. I vantaggi della chirurgia tradizionale sono rappresentati dal costo più contenuto dell’intervento, dal basso impatto chirurgico generale e dalla possibilità di essere eseguita in anestesia locale con DH.

Quali sono, invece, i pro e i contro della laparoscopia?

La procedura laparoscopica necessita obbligatoriamente di un’anestesia generale con degenza di una notte a seguito dell’operazione. A livello tecnico, la metodica è più complicata e deve essere eseguita da chirurghi esperti per ridurre i rischi. D’altra parte, i vantaggi dell’approccio laparoscopico, sono:

  • Recupero più rapido e meno doloroso;ragazza con mal di pancia
  • Possibilità di riprendere l’attività fisica in pochi giorni.

Inoltre, è una tecnica particolarmente indicata nei seguenti casi:

  • Pazienti giovani con tessuti robusti ed attività fisica intensa;
  • Pazienti che praticano sport a livello professionale o amatoriale, che necessitano di un rapido recupero (è possibile posizionare una rete con una tenuta più elevata ai carichi fisici);
  • Ernia bilaterale (un unico intervento per curare entrambi i difetti);
  • Recidive.

 

In ogni caso, è bene sottolineare che ogni paziente richiedere un trattamento personalizzato. Sarà quindi lo specialista a decidere, a seconda delle necessità e lo stato del paziente, quale di queste tecniche sia la più appropriata.

Chirurgia Generale a Torino