Esofagite da reflusso: cosa c’è da sapere?

Esofagite da reflusso: cosa c’è da sapere?

Editato da: Antonietta Rizzotti il 28/10/2019

Il reflusso di cui tutti parlano è il reflusso gastro-esofageo cioè il passaggio di contenuto gastrico, nell’esofago. Tutti possono avere saltuariamente questo reflusso soprattutto dopo pasti abbondanti o pesanti, dopo avere abusato di bevande alcooliche ad esempio. Il RGE diventa MRGE (malattia) quando gli episodi di reflusso diventano frequenti, si presentano anche dopo pasti normali, producono sintomi che incidono sulla qualità di vita. Ne abbiamo parlato con il Prof. Sandro Mattioli, esperto in Chirurgia Generale e Toracica a Bologna e Cotignola

Attraverso quali sintomi si manifesta?

Il sintomo più tipico è il senso di acido o bruciore alla bocca dello stomaco che risale in alto verso il collo, spesso dopo mangiato Donna con dolore allo stomacoma anche a digiuno, quando ci si china in avanti. Quando si fanno sforzi, durante il riposo quando si è sdraiati. Il reflusso in alcune persone arriva in alto, fino al collo e può produrre tosse secca, fastidiosa, di cui spesso è difficile riconoscere la causa. Questa tosse può essere notturna, talvolta la si avverte al mattino, può essere associata a bruciore alla gola. In altri casi il reflusso si manifesta come dolore alla bocca dello stomaco e dietro lo sterno, quando si deglutiscono bocconi voluminosi o si bevono liquori.

Quando i sintomi sono molto frequenti si può avvertire sintomi di blocco del cibo quando si mangia, senso di blocco. Questo disturbo va preso molto sul serio bisogna riferirlo al medico che potrà anche consigliare la gastroscopia.

Quali sono le cause e i fattori scatenanti?

Le cause più frequenti del reflusso sono l’alimentazione incongrua, l’obesità o il sovrappeso, la vita stressante, l’abuso di caffè, alcoolici, sigarette. Un altro fattore che favorisce il reflusso è l’ernia iatale, molto frequente dopo i 50 anni di età, soprattutto nelle donne. Anche lo sforzo fisico, alcune attività fisiche come gli esercizi in palestra, il ciclismo la corsa forzata possono provocare reflusso (il reflusso dell’atleta dopo i 40 anni). Con l’invecchiamento si ha spesso l’aumento di peso, i tessuti come il muscolo diaframma diventano più fragili, il sistema che impedisce il reflusso perde efficienza, come la guarnizione di un rubinetto che nel tempo si consuma.

Quali e quanti soggetti sono i più colpiti?

Il reflusso fastidioso che altera la qualità di vita è oggi molto frequente, si calcola che colpisce addirittura un adulto su 4 nelle società industriali in cui si vive e si mangia in modo incongruo. Lo stress è un fattore di malattia oggi molto diffuso che favorisce il reflusso. Alcune persone trascurano i sintomi, hanno una soglia di sopportazione molto alta e continuano a vivere come sempre, in altri i sintomi vengono avvertiti con forte preoccupazione.

A quale medico bisogna rivolgersi?

Il medico di famiglia è il primo a cui rivolgersi. Se nonostante i consigli e i farmaci i sintomi restano e sono fastidiosi è opportuno rivolgersi allo specialista con particolari conoscenze nel campo delle malattie dell’esofago.

La gestione quotidiana del problema

Il comportamento più frequente di chi soffre di reflusso e quello di prendere gli anti acidi quando avvertono il bruciore e il dolore, cioè si controllano i sintomi ma non se ne curano le cause; queste persone mantengono Cattiva alimentazionelo stile di vita di sempre. Altri ascoltano i consigli del medico curante o di chi ha esperienza di questa malattia e provano a cambiare lo stile di vita, a modificare la dieta, a calare di peso, a ridurre caffè e sigarette. Continuano a prendere gli anti acidi al bisogno. Se i disturbi sono prevalentemente notturni alzano la testata del letto o dormono con due o più cuscini.

Terapia e novità 

In campo medico le novità derivano dalla ricerca scientifica e quindi sono note in prima istanza agli specialisti che si interessano in modo particolare degli argomenti di interesse. Spesso le novità sono difficili da comprendere dai non esperti, difficili da comunicare alla gente.

Per gli esperti le novità nel campo delle cause, della diagnosi e della cura del reflusso gastro-esofageo sono numerose. La più importante di queste novità è che non è più consigliabile assumere per lunghi periodi, alcuni lo fanno da sempre, farmaci che riducono l’acidità gastrica in modo drastico. Alcune importanti fonti internazionali qualificate hanno dimostrato che l’uso per lunghi periodi di questi farmaci può dare complicanze di rilievo. Ad esempio una persona di 60 anni che vive una vita accettabile solo assumendo questi farmaci dovrà pensare che non li potrà prendere sempre con sicurezza e forse dovrà pensare alla soluzione chirurgica.

Sono poi stati individuati alcuni meccanismi che provocano reflusso grave, non controllabile con la dieta, il calo di peso, i farmaci (che spesso alleviano i sintomi ma non aboliscono del tutto il reflusso di cui cambiano solamente l’acidità). Questi meccanismi sono correlati con tipi particolari di ernia iatale.

In questi casi la terapia chirurgica diviene una opzione molto ragionevole soprattutto in persone di età inferiore a 75 anni. L’intervento chirurgico per avere buon risultato nel tempo dovrà essere eseguito “su misura” in base alle cause del reflusso, quindi da specialisti in chirurgia esofagea con larga esperienza.Ragazza che beve il caffè

Qual è lo stile di vita idoneo se si soffre di questo disturbo?

Talvolta da soli, più frequentemente e meglio con l’aiuto del medico curante o dello specialista, si deve capire quali sono le cause più importanti dei sintomi. Se si è obesi la prima cosa da fare è mettersi a dieta e calare di peso. È molto utile ridurre i cibi iper calorici che oltre ad incidere sul peso sono causa di reflusso. È molto utile ridurre il consumo di sigarette e caffè che riducono l’efficienza della valvola anti reflusso. Se è possibile è opportuno ridurre lo stress qualunque ne sia la causa.

Chirurgia Generale a Cotignola