Fibromialgia: cambiare la dieta può aiutare ad alleviare il dolore

Autore: Prof. Alessandro Casini
Pubblicato:
Editor: Gloria Conalbi

Per allievare il dolore causato dalla fibromialgia si è oggi affermato un nuovo approccio terapeutico che prevede l’eliminazione di alcuni alimenti che contengono delle molecole dette FODMAPS. Il Dott. Alessandro Casini, esperto in Gastroenterologia a Firenze, ci spiega di più

Cos’è la fibromialgia?

La fibromialgia è una patologia caratterizzata da dolori muscolari diffusi associati ad affaticamento, dolori articolari, problemi di insonnia, di memoria, alterazioni dell’umore. Si tratta di una patologia multifattoriale in cui entrano in gioco diverse variabili, ma la cui origine non è stata ancora del tutto chiarita. Gli studiosi ritengono che sia un insieme di fattori a determinare la comparsa dei sintomi, inclusi fattori ormonali, genetici, infettivi, traumi fisici e psicologici. In particolare si ritiene che i pazienti affetti da Fibromialgia abbiano una soglia del dolore più bassa causata da un aumento della sensibilità cerebrale agli stimoli dolorosi. Questa patologia colpisce più spesso donne in età adulta, nelle quali il disturbo può comparire in modo graduale e aggravarsi con il passare del tempo.

Come si manifesta la fibromialgia?

Il sintomo principale della Fibromialgia è il DOLORE muscolare sordo e costante, che riguarda varie sedi corporee a distribuzione simmetrica. Questo dolore può essere acuito esercitando una forte pressione su specifici punti del corpo denominati tender points. La Fibromialgia è una patologia cronica invalidante che causa sofferenza e può indurre seri problemi alla vita sociale di chi ne è affetto, prevalentemente donne in età adulta.

Come può essere trattata?

Non esistono efficaci misure preventive e molti approcci terapeutici sono stati proposti, fondati prevalentemente sull’uso di farmaci analgesici, antidepressivi e antiepilettici che possono però a lungo termine indurre effetti collaterali. Un nuovo e promettente approccio terapeutico alla Fibromialgia si è recentemente affermato: esso è rappresentato dalla prescrizione di una dieta caratterizzata dalla riduzione/eliminazione di tutta una serie di alimenti contenenti sostanze facilmente fermentabili a livello intestinale. Queste sostanze sono rappresentate da piccole molecole (i cosidetti FODMAPS) che, giunte nell’intestino della persona predisposta, vengono fermentate dal microbiota intestinale formando gas che può determinare distensione e dolore addominale, e attraendo acqua nell’intestino che peggiora la distensione addominale. Recenti studi indicano che una dieta a basso contenuto di FODMAPS è in grado di migliorare la sintomatologia clinica della Fibromialgia senza ricorrere all’uso di farmaci, o comunque riducendo di molto i loro dosaggi dove utilizzati.

A chi rivolgersi?

Per la prescrizione di una dieta a basso contenuto di FODMAPS è sempre bene rivolgersi ad uno specialista medico qualificato per ottenere una dieta bilanciata che non induca squilibri alimentari dannosi per l’organismo. Queste sostanze infatti sono contenute in molti alimenti che includono alcuni tipi di frutta, di verdura, alcuni cereali, certe tipologie di formaggi e latticini, dolcificanti e perfino alcuni tipi di frutta secca. Troppo spesso oggi assistiamo alla somministrazione di diete non bilanciate e senza alcuna base scientifica, che possono arrecare gravi danni alla nostra salute.

Prof. Alessandro Casini
Gastroenterologia

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