A tutti può capitare, in veste di genitori, educatori o semplici passanti, di assistere a un evento traumatico in cui una persona subisce un danno ai denti, oppure di trovarsi accanto a un congiunto o amico che presenta un problema odontoiatrico e non riesce a rivolgersi subito a uno specialista. Poche semplici procedure, eseguite correttamente e tempestivamente, possono fare una grande differenza. Ce le illustra il Dott. Attilio Venerucci, Odontoiatra a Finale Ligure.
Frattura di un elemento dentario
- Sintomi: Può avvenire a seguito di un incidente stradale o di una semplice caduta: uno o più denti si fratturano, talvolta lasciando frammenti mobili in bocca.
- Cosa fare: Contattare subito l’odontoiatra, che valuterà la possibilità di mantenere la vitalità dei denti coinvolti. I frammenti eventualmente recuperati devono essere conservati in soluzione fisiologica, saliva o latte. L’odontoiatra potrà riattaccarli utilizzando tecniche adesive.
Estrazione accidentale di un dente
- Sintomi: Accade spesso nei bambini, a causa di cadute. Il dente viene completamente espulso e può trovarsi a terra, vicino al punto dell’incidente.
- Cosa fare: La tempestività è fondamentale. Se il dente viene reimpiantato nell’alveolo (la cavità ossea che lo conteneva) entro 45 minuti, ci sono ottime possibilità di conservarlo, anche con vitalità. Sciacquare delicatamente il dente con soluzione fisiologica o acqua per rimuovere eventuali residui (terra, sabbia), senza strofinare la radice, e reinserirlo subito nell’alveolo, avendo cura di posizionarlo correttamente. Se non è possibile reinserirlo, conservarlo in soluzione fisiologica, saliva (anche in bocca) o latte e contattare immediatamente l’odontoiatra per una stabilizzazione.
Pulpite
- Sintomi: È il classico “mal di denti”, con dolore intenso e pulsante, spesso scatenato da cibi caldi e alleviato con acqua fresca. Il dolore può essere difficile da localizzare con precisione ma si riconosce il lato del volto e, talvolta, la zona (superiore o inferiore).
- Cosa fare: Assumere un antidolorifico può dare sollievo temporaneo. Anche se il dolore scompare spontaneamente (a causa della necrosi della polpa), è necessario rivolgersi a un odontoiatra per una terapia canalare, al fine di prevenire complicanze come granulomi e lo scurimento del dente.
Ascesso alveolare acuto / Ascesso parodontale
- Sintomi: Gonfiore gengivale localizzato, vicino a un dente dolente e/o mobile. In alcuni casi, il gonfiore può coinvolgere un intero lato del volto.
- Cosa fare: Contattare il proprio dentista. Se non è possibile nell’immediato, rivolgersi al medico di base per iniziare una terapia antibiotica. In certi casi il medico potrà procedere con un’incisione dell’ascesso per alleviare il dolore. Anche se i sintomi scompaiono, è indispensabile consultare comunque l’odontoiatra per eliminare la causa del problema.
Parodontite cronica
- Sintomi: Denti mobili, che appaiono “allungati”, gengive gonfie e sanguinanti (spontaneamente o durante lo spazzolamento), alitosi frequente.
- Cosa fare: Rivolgersi al parodontologo il prima possibile. L’automedicazione con collutori o altri rimedi casalinghi non è efficace. Una terapia specialistica tempestiva può arrestare la progressione della malattia, ma il tessuto osseo già perso è difficilmente recuperabile. Intervenire subito è essenziale per conservare i propri denti.
Conclusione
Questa breve guida non può sostituirsi alla visita di un odontoiatra, ma vuole solo aiutare, durante una emergenza, ad evitare il panico (e gli errori ad esso collegati) e a scegliere i comportamenti più corretti a prevenire danni e disagi ancora maggiori.
In caso di emergenza, non esitare a contattare il Dott. Attilio Venerucci attraverso la piattaforma Top Doctors.