Hai mai sentito parlare di Endourologia?

Hai mai sentito parlare di Endourologia?

Editato da: Marta Buonomano il 28/11/2023

Il Dott. Michele Malizia, esperto in Andrologia e Urologia a Bologna, ci spiega a cosa serve l’Endourologia e quali sono le principali procedure eseguire da questa branca medica

Che cos’è l’Endourologia?

L’endourologia è la branca mini-invasiva dell’urologia che si occupa del trattamento di alcune patologie, come i tumori uroteliali della vescica, dell’uretere e dei reni, la calcolosi urinaria, l’ipertrofia prostatica e tutte le patologie che restringono il passaggio dell’urina all’interno delle vie urinarie (stenosi o restringimento del collo vescicale, stenosi e calcolosi dell’uretra).

L’accesso alle vie urinarie avviene per via endoscopica, percorrendo a ritroso le vie naturali per trattare chirurgicamente le patologie menzionate; attraverso tali vie vengono inseriti degli strumenti sottili (miniaturizzati), tra cui pinze, laser, cestelli, bisturi, al fine di eseguire l’intervento chirurgico senza dover praticare incisioni cutanee. In alcuni casi l’accesso al rene può avvenire attraverso un piccolo foro praticato sul fianco del paziente, per trattare calcoli o posizionare tubi di drenaggio (nefrostomie).

Tra quelle endourologiche possiamo annoverare sia procedure ambulatoriali, sia procedure eseguite in sala operatoria.

A cosa serve l’uretrocistoscopia?

uomo seduto in visita da un dottoreL’uretrocistoscopia è una procedura che permette la visualizzazione della vescica e dell’uretra attraverso l’inserimento di uno strumento chiamato cistoscopio, che può essere flessibile o rigido, al fine di diagnosticare ostruzioni uretrali, tumori o calcoli vescicali. Una volta diagnosticato un tumore o un calcolo vescicale, è possibile trattarlo endoscopicamente grazie all’impiego di resettori e laser. Il cistoscopio permette anche il posizionamento di dispositivi interni, chiamati stent ureterali, al fine di risolvere ostruzioni urinarie dovute alla presenza di calcoli o compressioni ureterali. Con tali strumenti è possibile il trattamento dell’ipertrofia prostatica (con le tecniche della TURP o HoLEP a seconda delle dimensioni della prostata) e della “sclerosi del collo vescicale” grazie all’incisione cervico-prostatica, che riduce il rischio di retrospermia.

L’ureteroscopia è una procedura eseguita in sala operatoria che consente all’urologo di esplorare le alte vie urinarie per trattare e rimuovere calcoli o tessuto neoplastico sospetto; tale tecnica viene anche utilizzata per intervenire su un’ostruzione dell’uretere.

In cosa consiste, invece, la nefroscopia?

Per esaminare l’interno delle cavità renali si utilizza la nefroscopia, che grazie all’inserzione percutanea di uno strumento di piccole dimensioni chiamato nefroscopio, permette il trattamento di calcoli renali di grosse dimensioni. È possibile esplorare le cavità renali con l’ureterorenoscopio flessibile, un strumento con diametro esterno di qualche millimetro che contiene le fibre ottiche per la visione endoscopica ed dei canali operativi attraverso cui si introducono fibre laser del diametro inferiore al mezzo millimetro ed altri strumenti per il trattamento previsto. Per il trattamento di calcoli renali è prevista anche una procedura non invasiva, la litotrissia extra-corporea ad onde d’urto (ESWL).

Urologia a Imola