I calcoli alla cistifellea: dalla diagnosi alla prevenzione

I calcoli alla cistifellea: dalla diagnosi alla prevenzione

Editato da: TOP DOCTORS® il 13/04/2024

 

Il Dott. Andrea Comba, Chirurgo Generale, risponde alle nostre domande sui calcoli alla cistifellea: cosa sono? Come si effettua la diagnosi? Come si curano? Quali sono le complicanze più frequenti della calcolosi della colecisti?

 

Cosa sono i calcoli alla cistifellea?

I calcoli sono delle concrezioni, cioè delle specie di piccoli sassolini, che si formano all'interno della cistifellea, chiamata anche colecisti. Essa è una piccola vescichetta che si trova al di sotto del fegato e dove l'organismo accumula la bile. I calcoli si formano quando la bile si condensa e precipita formando, appunto, queste piccole pietruzze. I calcoli possono formarsi se la bile contiene al suo interno troppo colesterolo, troppa bilirubina oppure quando entrambe le sostanze sono in eccesso.

Le cause della calcolosi alla cistifellea possono essere molteplici, da una dieta troppo ricca di grassi animali ad un tasso di colesterolo eccessivamente elevato nel sangue, o ancora malattie come il diabete e la cirrosi epatica. Inoltre, si è notato che le donne soffrono di calcoli alla cistifellea molto più degli uomini, probabilmente per motivi ormonali.

 

Calcoli alla cistifellea: sintomi e diagnosi

I calcoli possono essere del tutto asintomatici: un paziente può averceli e non accorgersene. Nel 10% dei casi, però, i calcoli si fanno sentire, e il sintomo più classico è la colica epatica. Il paziente avvertirà un fortissimo dolore all'addome sotto l'arcata costale, irradiato al dorso e alla spalla, che può durare da 10 minuti fino a 23 ore. Spesso questo dolore è associato anche a nausea e vomito. Nella metà dei casi, i calcoli alla cistifellea possono provocare al paziente sintomi quali una cattiva o lenta digestione e un senso di sonnolenza dopo i pasti.

La diagnosi dei calcoli alla cistifellea è molto semplice e può essere fatta con un’ecografia, che metterà ben in evidenza il luogo dove si trovano i calcoli, il loro numero e le loro dimensioni.

 

Come si curano i calcoli alla cistifellea?

Ci sono due possibilità: tenerseli o asportare la cistifellea con il suo contenuto. Se il paziente ha avuto almeno una colica, l'indicazione è quella di asportare chirurgicamente la colecisti, in quanto il viscere funziona male e potrebbe causare ulteriori problemi. Nel caso, invece, la calcolosi della colecisti non abbia causato disturbi particolari, si può aspettare ad intervenire chirurgicamente, facendo attenzione all'alimentazione ed evitando soprattutto i grassi animali.

La chirurgia è necessaria quando la colecisti provoca una sintomatologia acuta, cioè una colica associata o meno a dei fenomeni infiammatori. In questi casi è indicata l'asportazione della cistifellea per via laparoscopica: si tratta di una chirurgia molto poco invasiva, che utilizza quattro piccoli fori attraverso l'addome, una mini telecamera e delle lunghe pinze speciali.

In caso ci siano dei problemi legati, invece, ad un’infiammazione acuta particolarmente intensa e diffusa, può essere indicata l'asportazione del viscere a cielo aperto, effettuata attraverso un piccolo taglio di una decina di centimetri al di sotto dell’arcata costale.

Si può vivere benissimo senza la cistifellea in quanto è un organo non essenziale, che funge solo da serbatoio di accumulo della bile. Questa continuerà ad essere prodotta dal fegato.

 

Calcoli alla cistifellea: si possono prevenire le complicanze?

La complicanza più frequente della calcolosi della colecisti è la colecistite, un'infiammazione delle pareti della colecisti che causa intenso dolore, malessere e febbre. Inoltre, i calcoli, soprattutto se piccoli, possono passare nella via biliare principale ed ostruirla. In questi casi il paziente diventerà itterico, cioè assumerà un colorito cutaneo giallastro e presenterà urine scure e feci chiare.

In alcuni casi il calcolo può addirittura incastrarsi a livello dello sbocco del dotto pancreatico e causare pancreatite. Sicuramente controllando e limitando i grassi saturi della dieta è possibile prevenire i calcoli alla cistifellea.

 

Editor Karin Mosca

Chirurgia Generale a Torino