I piedi piatti: cause, sintomi e rimedi

I piedi piatti: cause, sintomi e rimedi

Editato da: TOP DOCTORS® il 09/08/2023

Quando ci si trova in posizione eretta, il piede normale non appoggia completamente a terra: nel lato interno del piede, infatti, si nota una specie di arco sollevato dal suolo. Se quest’arco è solo lievemente pronunciato o assente, il piede si dice piatto. Il Prof. Valerio Sansone, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Milano, ci spiega le cause, i sintomi e i rimedi

 

 

Che tipi di piede piatto esistono?

Ci possono essere due tipi di piede piatto:

  • Piede piatto congenito: nei neonati i piedi sono piatti, in quanto gli archi si sviluppano solo successivamente con la crescita. Questa modifica del piede però, non si verifica in tutti i bambini.
  • Piede piatto acquisito: si parla di cedimento della volta plantare quando i piedi di un adulto si appiattiscono progressivamente. Una volta persa la sua curvatura, l’arco plantare non torna più alla sua forma originale.

L’assenza degli archi genera conseguenze su tutta la struttura del piede, in quanto il piede piatto tende a cedere verso l’interno (pronazione); se si osserva il calcagno da dietro, si vede che questo s’inclina all’interno, formando un netto angolo con il resto della gamba.

 

Quali sono i sintomi del piede piatto?

Di solito il piede piatto non provoca particolari disturbi. In alcuni casi, però, il paziente lamenta dolore ai piedi e, di conseguenza, alle caviglie, alle gambe, alle ginocchia o alla schiena, dopo essere stato a lungo in piedi o aver praticato attività sportive. Questo a causa della postura scorretta.

Spesso il piede piatto crea le condizioni per lo sviluppo di un alluce valgo, di patologie dei tendini, di fasciti plantari e di fratture da stress. Inoltre, è frequente un senso di rigidità o di cedimento quando si cammina.

 

Quali sono le cause del piede piatto?

Il piede piatto congenito può essere causato da anomalie ossee, di solito ereditarie.

Il piede piatto acquisito, invece, può avere numerose cause: disfunzione del tendine del tibiale posteriore; traumi; artriti; peso corporeo eccessivo; etc.

 

Come avviene la diagnosi del piede piatto?

Il piede piatto si può diagnosticare semplicemente con un esame clinico (esame visivo e palpatorio). L’Ortopedico, però, potrebbe richiedere anche un esame radiografico per verificare la presenza di eventuali problemi ossei.

Nell’adulto, oltre all’esame radiografico è consigliata anche un’ecografia per valutare le condizioni del tendine del tibiale posteriore.

 

Come si cura il piede piatto?

Per i bambini vengono suggeriti esercizi per promuovere lo sviluppo muscolare e la formazione dell’arco plantare, mentre il ruolo dei plantari correttivi è controverso.

Nell’adulto si utilizzano plantari ortopedici per dare sostegno alla volta plantare e per correggere la posizione del calcagno. In caso di pazienti sovrappeso, è consigliato anche dimagrire.

A volte, però, il trattamento conservativo non basta o risulta inefficace, e diventa allora necessario l’intervento chirurgico:

  • Endortesi: si esegue normalmente intorno ai 9-10 anni ma, in alcuni casi, può essere presa in considerazione anche per gli adulti. Il chirurgo esegue una piccola incisione (2 cm) sulla la parte laterale del piede e introduce una vite tra l’astragalo e il calcagno. Dopo l’intervento, viene applicata una valva gessata per 15 giorni. Fino a circa 1-2 mesi dall’intervento, il paziente potrebbe avere qualche fastidio nel camminare.
  • Osteotomia del calcagno: eseguita negli adulti. Il chirurgo effettua un’incisione di 4-5 cm sul tallone, taglia il calcagno in due parti e sposta verso l’interno la parte posteriore. Infine, fissa l’osso nella nuova posizione con una o due viti, facendo tornare il retropiede in posizione verticale. Dopo l’operazione, viene applicato uno stivaletto gessato, da rimuovere dopo tre settimane. Il paziente dovrà poi utilizzare le stampelle per le sei settimane successive all’intervento e, successivamente, eseguire degli esercizi di fisioterapia per ripristinare il movimento della caviglia e rafforzare la muscolatura dell’arto inferiore. 


    Editor Karin Mosca
Ortopedia e Traumatologia a Milano