I vantaggi della colonscopia virtuale

I vantaggi della colonscopia virtuale

Editato da: TOP DOCTORS® il 13/04/2024

 

La colonscopia è sempre stato un esame che spaventa un po’. Oggi, però, esiste una metodica diagnostica meno invasiva: la colonscopia virtuale. Ce ne parla il Prof. Daniele Regge, esperto in Radiologia

 

Colonscopia virtuale: a cosa serve?

La colonscopia virtuale permette di effettuare la diagnosi di diverse malattie del grosso intestino, ma prioritariamente serve per la diagnosi dei tumori del colon. Questi tumori possono essere sia in una fase avanzata che in una fase iniziale. Questi ultimi, quindi, possono essere asportati con una polipectomia.

La colonscopia virtuale può servire anche per la diagnosi della malattia diverticolare del colon e per valutarne l'estensione.

 

Come si esegue una colonscopia virtuale?

 La colonscopia virtuale è un esame radiologico, che consiste in una tomografia computerizzata (TC).

Il paziente viene sdraiato sul lettino, s’introduce una piccola sonda flessibile a livello anale e si distende il colon con aria e anidride carbonica. Successivamente, si esegue l'esame, durante il quale vengono effettuate due scansioni, una in posizione prona e l'altra in posizione supina.

La scansione viene inviata ad una stazione di elaborazione 3D, dove viene esaminato il colon a 2 dimensioni o a 3 dimensioni.

 

La colonscopia richiede una preparazione specifica?

La colonscopia virtuale richiede una preparazione, la quale consiste nell'assunzione, nei giorni precedenti l'esame, di un blando lassativo. Il giorno stesso dell'esame, invece, il paziente dovrà assumere una soluzione contenente un mezzo contrasto, dal leggero gusto di anice. Il paziente viene fatto attendere per circa due ore prima dell'esame, affinché il liquido di contrasto sia in grado di marcare i residui fecali.

In genere, è una preparazione meglio tollerata di quella che si effettua, invece, per l'esame tradizionale, che prevede una dose piena di lassativo.

 

Colonscopia virtuale e tradizionale: quali sono le differenze?

Innanzitutto, l'invasività dell'esame. Nel caso della colonscopia tradizionale, viene introdotta una sonda dal diametro di parecchi millimetri, con una lunghezza di oltre un metro, che viene spinta fino all’intestino cieco.

Nel caso della colonscopia virtuale, invece, s’introduce una sottile sonda flessibile a livello anale: l'invasività è, quindi, decisamente inferiore. Inoltre, l'esame virtuale non richiede la sedazione, in quanto è solitamente meno doloroso rispetto all'esame tradizionale

Ci sono, poi, quei vantaggi che appartengono anche alla colonscopia tradizionale, ad esempio poter praticare l'esame e l'asportazione dei polipi, qualora questi siano presenti, in un'unica seduta.

Essendo la colonscopia virtuale meno invasiva rispetto a quella tradizionale, è indicata soprattutto per i pazienti fragili, per gli anziani, per i soggetti che hanno comorbidità e anche per quelli in cui l'esame tradizionale è risultato incompleto.

 

 

Editor Karin Mosca

Radiologia a Torino