Il legamento crociato posteriore: anatomia, funzione e trattamento

Pubblicato il: 10/03/2025 Editato da: Veronica Renzi il 10/03/2025

Il legamento crociato posteriore (LCP) è una delle principali strutture legamentose del ginocchio, situato nella parte posteriore dell’articolazione. Si origina dalla parte interna del condilo femorale mediale e si inserisce sulla superficie posteriore della tibia. Insieme al legamento crociato anteriore (LCA), forma una struttura a "X" che garantisce la stabilità del ginocchio.

La funzione primaria del LCP è impedire lo spostamento posteriore della tibia rispetto al femore. Questo legamento è particolarmente importante nella stabilizzazione del ginocchio durante movimenti di flessione, evitando eccessive traslazioni posteriori che potrebbero compromettere l’integrità dell’articolazione.

Cause e sintomi della lesione del LCP

Le lesioni del legamento crociato posteriore sono meno comuni rispetto a quelle del LCA, ma possono comunque verificarsi a seguito di traumi diretti al ginocchio. Le cause principali includono:

  • Impatti diretti alla parte anteriore della tibia, tipici degli incidenti automobilistici (ginocchio contro il cruscotto).
  • Cadute o traumi sportivi con il ginocchio flesso e il piede in appoggio.
  • Movimenti di iperestensione forzata.

I sintomi di una lesione del LCP possono variare a seconda della gravità dell’infortunio, ma comunemente includono:

  • Dolore nella parte posteriore del ginocchio.
  • Gonfiore e rigidità articolare.
  • Sensazione di instabilità o cedimento, soprattutto durante attività che coinvolgono cambi di direzione rapidi.
  • Difficoltà a inginocchiarsi o a camminare in discesa.

Diagnosi della lesione del LCP

La diagnosi di una lesione al legamento crociato posteriore avviene tramite un esame clinico e test specifici, tra cui:

  • Test del cassetto posteriore: il medico valuta lo spostamento della tibia rispetto al femore.
  • Test di Godfrey: il paziente è supino con le ginocchia flesse a 90 gradi, e il medico osserva un eventuale cedimento posteriore della tibia.
  • Risonanza Magnetica (RMN): consente di valutare il grado della lesione e la presenza di eventuali danni associati ad altre strutture articolari.

Trattamento e recupero

Il trattamento di una lesione al LCP dipende dalla gravità dell’infortunio:

  • Lesioni lievi-moderate (grado I-II): spesso si gestiscono con un approccio conservativo, che include fisioterapia, esercizi di rinforzo muscolare e l’uso di tutori per il ginocchio.
  • Lesioni gravi (grado III-IV) o associate ad altre lesioni: in questi casi, può essere necessario un intervento chirurgico per la ricostruzione del legamento.

Dopo un intervento chirurgico, il recupero prevede un programma di riabilitazione suddiviso in più fasi:

  1. Fase iniziale (0-6 settimane): controllo del dolore e dell’infiammazione, uso di stampelle e tutore.
  2. Fase intermedia (6-12 settimane): esercizi per migliorare la mobilità articolare e il rinforzo muscolare.
  3. Fase avanzata (3-6 mesi): recupero della funzione e della stabilità del ginocchio, con esercizi specifici per il ritorno alle attività quotidiane e sportive.
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