Impianti dentali: carico immediato o tradizionale?

Pubblicato il: 08/07/2025 Editato da: Serena Silvia Ponso il 08/07/2025

Gli impianti dentali rappresentano oggi una delle soluzioni più affidabili per sostituire i denti mancanti. Esistono però due approcci principali nel loro posizionamento: impianti a carico immediato e impianti tradizionali. Conoscere le differenze tra queste due opzioni aiuta i pazienti a compiere una scelta più consapevole. Ci dice tutto a tal proposito il nostro specialista in Odontoiatria, il Dott. Massimiliano Nicastro.

Cosa sono gli impianti dentali?

Un impianto dentale è una vite in titanio inserita nell’osso mascellare o mandibolare, che sostituisce la radice del dente. Su di essa viene poi applicata una protesi fissa, che ripristina la funzione masticatoria ed estetica.

Tradizionalmente, dopo l’intervento chirurgico, si attende un periodo di osseointegrazione (3-6 mesi) prima di posizionare la protesi. Questo approccio prende il nome di carico differito.

Negli ultimi anni si è sviluppata anche la tecnica del carico immediato, che consente di applicare una protesi provvisoria già entro 24-48 ore dall’intervento.

Differenze tra carico immediato e carico differito


Quando si può optare per il carico immediato?

Il carico immediato è indicato solo in casi ben selezionati. Sono necessari:

  • Buona quantità e qualità di osso disponibile;
  • Assenza di infezioni locali;
  • Ottima stabilità primaria dell’impianto (misurata con tecnologie specifiche);
  • Pazienti non fumatori o con abitudini controllate.


In caso contrario, è preferibile seguire l’approccio tradizionale, che offre un tasso di successo più prevedibile.

Vantaggi e limiti del carico immediato

Il principale vantaggio del carico immediato è la rapidità: il paziente ottiene in tempi brevi una riabilitazione orale estetica e funzionale. È una soluzione particolarmente apprezzata nei settori anteriori per motivi estetici.

Tuttavia, il rischio di insuccesso implantare aumenta se non si rispettano i criteri clinici. Il micromovimento eccessivo dell’impianto nelle prime settimane può compromettere l’osseointegrazione, rendendo necessario rimuovere l’impianto e ripetere l’intervento.

Conclusioni

Scegliere tra impianti a carico immediato e impianti tradizionali non dipende solo dal desiderio del paziente, ma richiede una valutazione clinica attenta da parte dell’odontoiatra. Solo dopo un’analisi personalizzata è possibile stabilire quale approccio garantisca i migliori risultati, riducendo i rischi e massimizzando la durata del trattamento.

Odontoiatria a Firenze

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