Incontinenza fecale: una corsa inutile

Pubblicato il: 27/05/2024 Editato da: Vittoria Marcucci il 06/02/2025

Nel contesto della chirurgia colo-retto-anale e del pavimento pelvico, l'incontinenza fecale rappresenta una sfida significativa sia per i pazienti che per i medici. Il Prof. Giuseppe Dodi, esperto di riconosciuta fama in questo campo e autore del Trattato di Coloproctologia (Piccin Ed.) e del libro "L'Uscita Segreta", offre una panoramica approfondita su questa condizione complessa e spesso debilitante. Con la sua esperienza, il Prof. Dodi esplora le varie cause dell'incontinenza fecale, le strategie diagnostiche e le opzioni terapeutiche disponibili, offrendo una guida preziosa per chi affronta questo problema e per i professionisti che cercano soluzioni efficaci

Cosa significa essere incontinente

L’incontinenza fecale è una condizione medica che può avere un impatto profondamente negativo sulla qualità della vita di chi ne è affetto. Questo disturbo, caratterizzato dalla perdita involontaria di feci, può essere talmente imbarazzante da portare molti pazienti a limitare drasticamente le loro attività sociali e quotidiane. Tuttavia è fondamentale comprendere le cause, i metodi diagnostici e le opzioni terapeutiche per gestire efficacemente questa condizione.

L’incontinenza fecale si manifesta attraverso la perdita di controllo sull’espulsione delle feci, che può variare in gravità e tipo. Le cause di questa condizione possono essere diverse e includono:

  • Alterazioni della mucosa e del passaggio retto-anale: questa forma di incontinenza può derivare da interventi chirurgici sul retto o sull'ano, come quelli effettuati per emorroidi con le suturatrici meccaniche,  per asportazione del retto per tumori o da gravi forme di infiammazione. In questi casi, la sensibilità più fine dell’area anale viene compromessa, rendendo difficile la distinzione tra aria, feci liquide e solide.
  • Muscolare: lesioni traumatiche, chirurgiche o ostetriche agli sfinteri anali possono compromettere la capacità di controllo.
  • Prolasso mucoso o completo del retto: le feci passano senza attraversare la zona sensibile e anche la muscolatura sfinterica può essere sfiancata dal prolasso.
  • Neurologica: danni ai nervi periferici o lesioni cerebrali (ictus) possono influire sulla continenza.
  • Diarrea continua: le scariche incontrollabili causate dalla diarrea possono portare a incontinenza.
  • Riduzione della capacità di serbatoio del retto per interventi chirurgici o infiammazione può causare incontinenza.

 

Diagnosi e valutazione della gravità

La diagnosi di incontinenza fecale inizia con un'accurata anamnesi. È cruciale documentare la natura e la frequenza degli episodi incontinenza, le caratteristiche delle feci, e le abitudini alimentari. Alcuni dettagli rilevanti includono:

  • Se l’incontinenza è totale o limitata a gas o feci liquide.
  • La frequenza e l'intensità degli episodi.
  • Eventuali interventi chirurgici recenti o traumi.
  • Storia di gravidanze e parti difficili.


La diagnosi viene integrata con l’esplorazione digitale del retto, che consente di valutare la forza contrattile del muscolo sfinterico. Esami funzionali come la manometria, l’elettromiografia e la defecografia hanno una valenza scientifica di studio o medico-legale ma non sostituiscono in alcun modo ciò che emerge dalla storia del paziente e dalla visita che deve essere estremamente accurata.

Trattamenti per l'incontinenza fecale

Il trattamento dell’incontinenza fecale dipende dalla causa sottostante e dalla gravità del disturbo. Le opzioni terapeutiche includono:

  • Interventi chirurgici: in caso di danno agli sfinteri anali, come nei traumi o durante il parto, può essere necessario eseguire ricostruzioni complesse. In rari casi, può essere impiantato un muscolo della coscia per sostituire lo sfintere danneggiato. In presenza di gravi lesioni, si può ricorrere a una deviazione (colostomia) temporanea o definitiva.
  • Prolasso del retto: per il prolasso mucoso o completo del retto, è necessario un intervento chirurgico che lo blocchi e ne prevenga la fuoriuscita attraverso l'ano.
  • Diarrea e stitichezza: la diarrea grave deve essere trattata con farmaci e una dieta adeguata. In caso di stitichezza grave, è fondamentale trattare i fecalomi che provocano una incontinenza paradossa e ristabilire le normali abitudini intestinali.
  • Debolezza sfinterica senza cause apparenti: gli esercizi di contrazione, la fisiochinesiterapia, le elettrostimolazioni e il biofeedback possono essere utili; nelle forme più gravi la soluzione migliore è rappresentata dalle irrigazioni transanali.

Incontinenza fecale nell'anziano

L’incontinenza fecale negli anziani non deve essere considerata inevitabile o incurabile. Le misure pratiche e i farmaci possono essere utilizzati per gestirla. È importante trattare la stitichezza cronica e mantenere una dieta adeguata. Per i pazienti con limitata mobilità, la gestione include una dieta con alto contenuto di fibre e le irrigazioni transanali.

Incontinenza fecale nel bambino

L’incontinenza nei bambini è normale fino ai quattro-sei anni. Tuttavia, se persiste, può essere dovuta a malformazioni ano-rettali, a problemi neurologici o più spesso a problemi psicologici. In quest’ultimo caso, in assenza di anomalie, può manifestarsi come encopresi. È importante valutare le possibili cause e applicare trattamenti appropriati.

Accorgimenti pratici

Per gestire l’incontinenza fecale, possono essere utili diversi accorgimenti:

  • Regolarizzare la funzione intestinale: adattare la dieta per rendere le feci più solide o più morbide a seconda della necessità.
  • Clisteri e irrigazioni: utilizzare clisteri e irrigazioni intestinali a orari fissi per gestire la funzione intestinale.
  • Farmaci: in caso di diarrea, farmaci che rallentano il transito intestinale possono essere efficaci.


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Prevenzione dell'incontinenza fecale

La prevenzione dell’incontinenza fecale è possibile:

  • controllo dei traumi da parto: ridurre i traumi durante il parto.
  • terapia della diarrea nelle sue numerose forme. Nella più frequente, da intestino irritabile di tipo D, è importante contrastare la disbiosi con il controllo del microbiota intestinale
  • scelta di chirurghi esperti: optare per chirurghi esperti per le operazioni proctologiche, evitare interventi inutili o dannosi in caso di disturbi di tipo funzionale.


Per chiunque avverta sintomi di incontinenza, è consigliabile consultare un centro specializzato per una diagnosi e un trattamento adeguati. La gestione efficace dell’incontinenza fecale può migliorare significativamente la qualità della vita.

Chirurgia Generale a Padova

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