Il tumore del retto è una forma di cancro che si sviluppa nell'ultima parte dell'intestino crasso, poco prima dell'ano chiamata per l’appunto “retto”. Quando diagnosticato in forma iniziale e localizzata, la chirurgia rappresenta il trattamento di scelta per rimuovere il tumore e ridurre il rischio di recidiva. Negli stadi avanzati la chirurgia deve essere effettuata dopo la chemioterapia che si definisce “neoadiuvante”. Questo tipo di approccio permette un risultato a distanza nettamente migliore in termini di recidiva e qualità di vita. Negli ultimi anni i progressi della farmacologioa e della tecnica chirurgica ha migliorato significativamente gli esiti. Ce ne parla il Prof. Carlo Molino, Chirurgo Generale a Napoli.
Tipi di intervento chirurgico per il tumore del retto
1. Resezione del retto
La resezione del retto è l'intervento per il trattamento del tumore del retto. Consiste nella rimozione del retto senza residui di malattia e con margini liberi da cellule tumorali(definita resezione “R0”). Le moderne tecniche chirurgiche permettono di risparmiare, quando possibile, l’asportazione dell’ano e pertanto effettuare una congiunzione con il tessuto rettale o anale (in termini tecnico “anastomosi”) Resezione anteriore bassa (LAR).
In alcuni casi, estremamente selezionati bisogna asportate anche l’ano e i tessuti circostanti, ed in tal caso l’intervento si chiama Resezione addominoperineale (APR) e prevede il confezionamento di una colostomia permanente (cosidetto “ano artificiale”).
Per i tumori del retto basso sono state sviluppate tecniche per via transanale, come:
- Chirurgia transanale mini-invasiva (TAMIS): che consente l'asportazione di tumori localizzati nel retto inferiore attraverso l'ano, evitando incisioni addominali.
2. Chirurgia mininvasiva
Negli ultimi venti anni questi interventi chirurgici vengono effettuati, tranne casi particolari, con tecnica mininvasiva. Che prevede:
- La laparoscopia: prevede l’introduzioni, grazie a mini incisioni, di strumenti nella cavità addominle opportunamente distesa dall’introduzione di gas (C02) e di una telecamera per guidare il chirurgo.
- La chirurgia robotica: simile alla laparoscopia ma con gli strumenti introdotti in addome del paziente sono collegati ad un robot che viene controllato e gestito sempre dal chirurgo. Questa tecnologia amplificando notevolemnte la visione e riducendo i movimenti incontrollati della mano umana consente di operare con un'elevata accuratezza anche in aree anatomiche complesse.
Vantaggi della chirurgia mininvasiva
Rispetto alla chirurgia tradizionale “a cielo aperto”, le tecniche mininvasive offrono numerosi benefici, tra cui:
- Ridotto dolore post-operatorio: grazie a incisioni più piccole e meno traumatiche.
- Recupero più rapido: i pazienti possono tornare alle normali attività quotidiane in tempi più brevi.
- Minor rischio di complicanze: come infezioni e aderenze addominali.
- Risultati estetici migliori: con cicatrici meno visibili.
- Migliore risposta immunitaria
- Migliore rispetto delle strutture anatomiche
Recupero post-operatorio
Il recupero post-operatorio varia in base al tipo di intervento e alle condizioni del paziente. In genere, i pazienti operati con tecniche mininvasive sperimentano un decorso post-operatorio più agevole e una dimissione ospedaliera più rapida rispetto alla chirurgia tradizionale. Tuttavia, è importante seguire attentamente le indicazioni mediche riguardanti l'alimentazione, l'attività fisica e i controlli post-operatori per ridurre il rischio di complicanze.
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Innovazioni future nella chirurgia del tumore del retto
La ricerca continua a fare passi avanti nell'ambito della chirurgia per il tumore del retto, con lo sviluppo di nuove tecnologie come la chirurgia guidata dall'immagine e l'intelligenza artificiale per migliorare la precisione e la sicurezza degli interventi. Inoltre, l'uso di tecniche di preservazione degli sfinteri mira a mantenere la continenza e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Conclusioni
Il trattamento chirurgico del tumore del retto ha fatto notevoli progressi grazie all'evoluzione delle tecniche mininvasive, laparoscopia e robotica. Queste innovazioni non solo migliorano l'efficacia del trattamento, ma riducono anche gli effetti collaterali e il tempo di recupero, offrendo ai pazienti una migliore qualità di vita post-operatoria. Consultare un chirurgo esperto come il Prof. Carlo Molino è fondamentale per valutare l'opzione chirurgica più adeguata in base alla localizzazione e allo stadio del tumore.