Instabilità del carpo: lesioni del legamento scafo-lunato acute e croniche

Instabilità del carpo: lesioni del legamento scafo-lunato acute e croniche

Editato da: Marta Buonomano il 04/04/2023

Il Dott. Pier Luigi Bonucci, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Modena, ci spiega che cosa fare in caso di instabilità del carpo

Instabilità del carpo: cos’è?

La dissociazione scafo-lunata è la forma più frequente di instabilità del carpo che si riscontra nella comune pratica clinica. Un polso risulta instabile quando i rapporti tra le ossa sono alterati in modo continuativo (instabilità statica) oppure quando subiscono un alterazione durante alcuni movimenti (instabilità dinamica).

donna che si tocca il polsoQuali sono le cause?

Si riconoscono 2 forme principalmente di cui le prime sono diretta conseguenza di frattura dell’epifisi distale del radio (di cui 45% fratture intra-articolari e 93% parziale interessamento intra-articolare); nella seconda forma riconosciamo cause congenite (sinostosi luno-piramidale o altre anomalie carpali, lassità legamentose congenite), patologie sinoviali si manifestano ad un età media di 57 anni, non ricollegabili ad un trauma nel 51% dei casi.

Chi è più a rischio?

Pazienti che svolgono attività sportive con alto rischio di caduta (motociclismo, ciclismo, pallacanestro, ecc.) e pazienti svolgono lavori manuali pesanti ripetuti nel tempo e subiscono importanti sollecitazioni al polso (utilizzo del martello pneumatico, ecc.).

Come si diagnostica?

La diagnosi viene posta clinicamente e confermata dallo studio radiologico, se la radiologia è negativa si effettuano esami di 2° livello come la RMN anche con mezzo di contrasto intra-articolare e infine il gold standard è dato dalla artroscopia.

Come si cura?

Il trattamento può essere così sintetizzato: le lesioni possono essere distinte in acute (se trattate entro le 6 settimane) oppure croniche (dopo le 6 settimane).

  • Nelle lesioni acute possiamo distinguere le lesioni in parziali o complete.
    • Le lesioni parziali richiedono la rieducazione e rinforzo propriocettivo, il debridment artroscopico e la stabilizzazione con fili di K percutanei tra scafoide e semilunare e tra scafoide e capitato a seconda della gavità della lesione segendo la classificazione decritta da Geissler.
    • Le lesioni complete del legamento scafo lunato in cui è presente un gap oltre i 3 mm senza DISI associata richiedono la riparazione del legamento (generalmente attraverso l’utilizzo di ancorette o tunnel osseo); mentre nelle lesioni con GAP + DISI si effettua la riparazione del legamento è capsulodesi.
  • Le lesioni croniche senza dissociazione statica se sono assenti manifestazioni degenerative o artrosiche a livello del polso si possono trattare mediante capsulodesi dorsali o tecnica della Doppia fibrodesi più pinning con fili di k.

Se ci troviamo di fronte ad una dissociazione statica si effettuano le tenodesi (con utilizzo di tendini come FRC come la Tecnica descritta da Brunelli oppure la Tecnica descritta da Garcia Elias della Tri Ligament Tenodesis).

Se ci troviamo di fronte a degenerazioni artrosiche associate si effettua la scafoidectomia + artrodesi capito lunata associata a denervazione del NIP (accesso dorsale) oppure la resezione della Prima filiera carpale con denervazione del NIA (accesso Volare) a seconda che sia interessata o meno la medio carpica; nella scelta del tipo di intervento da eseguire entrano in gioco altri fattori non secondari quali: attività quotidiana , lavorativa, lato colpito , sesso, forza richiesta e sport e/o Hobby praticati.

Anche gli interventi di denervazione selettiva del polso sono importanti per migliorare il dolore e il quadro clinico di questo tipo di lesioni, abbiamo una diversa innervazione (quantitativa e qualititativa di ogni singolo ligamento (sono 26 nel polso) e a seconda delle richieste funzionali del paziente possiamo intervenire in modo differente.

braccio di un uomoDopo quanto tempo si riprendono le attività sportive e quotidiane?

Nelle lesioni acute del legamento scafo lunato i tempi per la ripresa delle attività quotidiane sono intorno ai 3 mesi e quelle sportive intorno ai 6 mesi.

Nel trattamento delle lesioni croniche la resezione della prima filiera ha tempi di recupero più brevi rispetto alla artrodesi capito lunata.

Si può prevenire?

A seguito di un trauma e di fronte ad una sintomatologia dolorosa e di limitazione funzionale al polso, la classica distorsione del polso non bisogna sottovalutare il quadro clinico ma effettuare una visita da un chirurgo della mano che si occupi di instabilità del carpo ed effettuare le indagini che verranno consigliate. Se non trattate le lesioni in forma acuta queste certamente evolveranno verso quadro degenerativi cronici con la possibilità di eseguire a distanza solo interventi di salvataggio.

 

 

Ortopedia e Traumatologia a Modena