Iperprolattinemia nella donna e nell’uomo

Iperprolattinemia nella donna e nell’uomo

Editato da: Antonietta Rizzotti il 04/05/2020

Il prolattinoma è un tumore benigno dell’ipofisi che produce un eccesso di prolattina (ormone che stimola la produzione di latte nelle donne in allattamento). Tale condizione è nota come iperprolattinemia e si accompagna a disturbi del ciclo mestruale (nella donna) e a perdita della libido (nell’uomo). Ne abbiamo parlato con il Dott. Massimiliano Andrioli, esperto in Endocrinologia a Roma e Direttore del centro medico EndocrinologiaOggi

Quali sono le cause principali dell’iperprolattinemia?

In alcuni casi l’iperprolattinemia può essere fisiologica (gravidanza, allattamento, stress) o secondaria all’uso di farmaci (iperprolattinemiaVisita di una coppia dal medico iatrogena).

L’adenoma ipofisario, un piccolo tumore benigno dell’ipofisi, invece, rappresenta la causa patologica di iperprolattinemia più frequente. Questo può avvenire perché l’adenoma produce di per sè un eccesso prolattina (adenoma ipofisario prolattino-secernenente o prolattinoma) o perché, pur non producendo prolattina in modo diretto (adenoma non secernente), causa un’interruzione della connessione del peduncolo ipofisario, con riduzione dell’all’azione inibitoria della dopamina e conseguente iperprolattinemia.

Talvolta anche una condizione nota come sella vuota (empty sella) e, più raramente, tumori ipotalamici e patologie infiltrative ipotalamo-ipofisarie, possono causare iperprolattinemia.

Nonostante i prolattinomi siano gli adenomi ipofisari più frequenti, la causa più frequente di iperprolattinemia è farmacologica.

In ogni modo, solitamente, nelle donne con iperprolattinemia sono più frequenti gli adenomi di piccole dimensioni (microadenomi) mentre nei maschi prevalgono i macroadenomi. Tale differenza è verosimilmente dovuta alla precocità della comparsa di sintomi nella donna (irregolarità mestruali) rispetto all’uomo. Ciò, induce la donna ad effettuare accertamenti più precocemente con la scoperta dell’adenoma quando è ancora di piccole dimensioni.

Quali sono le conseguenze dell’eccesso di prolattina?

L’eccesso di prolattina causa alterazioni significative della funzione riproduttiva in quanto riduce la produzione di ormoni sessuali maschili e femminili da parte delle gonadi (ipogonadismo).

Quali sono i prinicipali sintomi nella donna e nell’uomo?

I sintomi tipici, nella donna, sono le alterazioni del ciclo mestruale, spesso associata a galattorrea (uscita di latte dal capezzolo), dolori durante i rapporti sessuali (dispareunia) ed osteoporosi. Nell’uomo, invece, i Coppia letto con problemisintomi più frequenti sono: perdita della libido ed impotenza.

Nei casi di adenomi di grandi dimensioni (macroadenomi), è possibile riscontrare anche disturbi visivi (emianopsie) o neurologici (cefalea).

Quali esami sono necessari ai fini diagnostici?

Per la diagnosi di iperprolattinemia è sufficiente un prelievo del sangue, preferibilmente eseguito con metodica anti-stress. Escluse altre cause di iperprolattinemia, la risonanza magnetica della regione ipotalamo-ipofisaria con mezzo di contrasto consente di evidenziare l’eventuale presenza di un adenoma ipofisario. La diagnosi differenziale, a questo punto, è tra il prolattinoma e l’adenoma ipofisario non secernente.

La terapia dell’iperprolattinemia prevede l’uso di farmaci che potenziano l’azione della  dopamina (dopaminergici). Essi determinano la riduzione dei livelli di prolattina nel sangue e generano la scomparsa dei sintomi. In alcuni casi si può assistere anche alla riduzione delle dimensioni dell’adenoma ipofisario.

La terapia dell’iperprolattinemia è, quindi, soprattutto farmacologica e solo raramente richiede l’intervento neurochirurgico.

 

 

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