L'adolescente e la famiglia: tra appartenenza ed autonomia

Pubblicato il: 31/07/2023 Editato da: Alice Cattelan il 31/07/2023

L'adolescenza rappresenta una fase di profondi cambiamenti e sfide per i giovani. Spesso considerata come un territorio sconosciuto, l'adolescenza presenta differenze significative tra le diverse generazioni. Per meglio comprenderne la complessità, possiamo rifarci alla metafora del riccio, un animale riservato che, di fronte a un ambiente perturbato, solleva le sue spine per apparire più rude e complesso di quanto sia in realtà. Questa sensazione di difficoltà nell'interazione con gli adolescenti è condivisa da molti genitori, educatori e terapeuti che si occupano di giovani. Mentre l'adolescenza può essere un periodo difficile in generale, è importante distinguere tra gli adolescenti che affrontano sfide specifiche e quelli che presentano disturbi più complessi

L'adolescenza: un periodo di cambiamenti e sfide

L'adolescenza è spesso vista come un territorio sconosciuto, in cui gli adolescenti attraversano profondi cambiamenti. Da un punto di vista generazionale, notiamo differenze significative tra gli adolescenti di oggi e quelli della generazione del '68 ad esempio.

Per comprendere meglio questa fase di transizione, possiamo fare riferimento alla metafora del riccio, un animale simpatico e riservato. Il riccio, quando si trova in un ambiente perturbato, solleva le sue spine per apparire più rude, complesso e aggressivo di quanto non sia in realtà. Questa sensazione di difficoltà nell'interagire con gli adolescenti è condivisa da molti genitori, educatori e terapeuti che lavorano con i giovani. L'adolescente è spesso considerato più difficile in generale, anche se escludiamo coloro che presentano problemi specifici come nevrosi, psicosi, sociopatia, psicosomatica o disadattamento.

La relazione tra individuo e adolescenza

Quando ci si concentra sull'individuo senza considerare le relazioni che lo coinvolgono all'interno di un sistema familiare o sociale più ampio, si tende a isolare l'individuo stesso. Diversi ambiti disciplinari offrono diverse prospettive sull'adolescenza:

  • Per i biologi, l'aspetto centrale è l'inizio della pubertà e i cambiamenti nel corpo;
  • Gli psicologi sottolineano l'importanza di questo periodo per la maturazione della personalità, includendo lo sviluppo di nuovi schemi cognitivi secondo la teoria di Piaget;
  • La sociologia marxista invece considera l'adolescenza come una costruzione sociale del XX secolo, caratterizzata dall'emarginazione e dalla subordinazione alle leggi del profitto.

In passato, i bambini raggiungevano direttamente l'età adulta attraverso riti di iniziazione, mentre oggi, nelle società industriali e post-industriali, l'adolescenza è un periodo più lungo, caratterizzato da un maggiore apprendimento e dalla disoccupazione.

Secondo le teorie psicoanalitiche di Freud e Anna Freud, l'adolescenza rappresenta la ripetizione di un periodo pregenitale, in cui si riaffacciano pulsioni e conflitti precedenti.

Gli studiosi concordano sul carattere critico di questo periodo da diversi punti di vista. Tuttavia, una prospettiva più recente, rappresentata dalla nuova psicologia dello sviluppo, considera l'adolescenza come parte di un continuum di sviluppo, in cui si verifica una progressione graduale dalla nascita all'età adulta, senza distinzioni rigide tra fasi come fanciullezza, adolescenza, età adulta e vecchiaia.

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