L’importanza delle vaccinazioni in gravidanza
Autore:La donna in gravidanza e il neonato sono i soggetti più vulnerabili ad alcune infezioni, che se contratte risultano spesso associate a gravi complicanze e anche a decessi. Il nostro esperto in Pediatria a Macerata, il Dott. Paolo Francesco Perri, ci parla dell’importanza delle vaccinazioni durante la gravidanza e nei primi mesi di vita del bimbo
Perché le vaccinazioni in gravidanza sono importanti?
Le vaccinazioni sono uno degli strumenti preventivi più efficaci: sono infatti in grado di prevenire in modo sicuro lo sviluppo di malattie infettive, le loro complicanze e la loro diffusione epidemica. Lo scorso marzo è stato approvato dalle società scientifiche più prestigiose in campo neonatologico ed ostetrico un importante documento sulle vaccinazioni in gravidanza, redatto con lo scopo di promuovere l’informazione e la diffusione dei vaccini nella donna in età fertile e durante la gravidanza. Optare per una copertura vaccinale durante la gravidanza è importante per scongiurare il rischio di gravi complicazioni.
Quali sono le vaccinazioni raccomandate durante la gravidanza?
Le vaccinazioni per l’influenza e la pertosse sono consigliate a tutte le donne che si trovano nel 2º o 3º trimestre di gravidanza, per quanto riguarda l’antinfluenzale se tale periodo coincide con l’inizio della stagione epidemica. In tal modo si ottiene una protezione sia della madre che del neonato dalle possibili complicanze di queste malattie (se contratte nei primi 6 mesi di vita, sono connesse ad alta morbosità e mortalità).
Cos’è la pertosse e come può influire sulla salute del bambino?
La pertosse è una malattia infettiva con alto rischio di complicazioni e anche di mortalità se contratta nei primi mesi di vita. Il neonato non è immunizzato per la pertosse, pertanto rischia di contrarre la malattia prima dell’avvio del calendario vaccinale, che prescrive la prima dose di vaccino dopo il compimento dei 60 giorni di vita e la seconda dose dopo il quinto mese. Per scongiurare questa situazione, è possibile vaccinare la madre in modo da proteggere il bimbo fino ai sei mesi di vita. Durante la gravidanza, il vaccino anti pertosse dovrebbe essere somministrato tra la 27ª e la 36ª settimana di gestazione, in modo da garantire la corretta trasmissione di anticorpi al feto. Se la donna non è stata vaccinata in gravidanza, si consiglia la vaccinazione anti pertosse nell’immediato post-partum.
E se il mio bambino è prematuro?
Per quanto riguarda i neonati pretermine, l’indicazione è quella delle vaccinazioni alla stessa età cronologica del nato a termine, cioè al compimento dei 60 giorni di vita. Per la protezione del bambino dalla pertosse, si raccomanda inoltre la strategia “cocoon”, che consiste nella vaccinazione di tutti coloro con cui il bimbo si trova a stretto contatto (genitori, fratelli, nonni, persino il personale dei reparti di neonatologia).
I vaccini sono davvero sicuri?
I vaccini sono stati dichiarati totalmente sicuri ed efficaci se effettuati sotto il rispetto dei tempi e delle schedule raccomandati. Per garantire una buona protezione è opportuno, in seguito alla prima vaccinazione, continuare ad effettuare una sorveglianza periodica della copertura vaccinale e delle infezioni prevenibili con le vaccinazioni.
Durante la gravidanza, in particolare, le donne hanno bisogno di ricevere informazioni chiare che le rassicurino, perché proteggere il proprio figlio e sé stesse è di fondamentale importanza. Pertanto, obiettivo comune dei sanitari e delle donne in attesa è “proteggere” affinché le infezioni prevedibili non siano più causa di gravi complicazioni con esiti permanenti e di decessi materni, fetali e neonatali.