L'insufficienza mitralica

L'insufficienza mitralica

Editato da: Gloria Conalbi il 11/09/2019

Come funziona la valvola mitrale e quando si verifica una condizione di insufficienza mitralica? Ce lo spiega il Prof. Giuseppe Speziale, esperto in Cardiochirurgia a Bari

Cos’è l’insufficienza mitralica?

L’insufficienza mitralica è una patologia cardiaca che si manifesta a livello della valvola mitrale. La valvola mitrale è una delle quattro valvole del cuore ed ha funzione di regolazione per quanto riguarda il passaggio del sangue tra atrio e ventricolo sinistro. In una situazione di normale funzionamento il sangue passa attraverso l’apertura della valvola mitralica spostandosi dall’atrio al ventricolo sinistro, durante la cosiddetta fase diastolica di riempimento del ventricolo. Nel caso in cui vi siano anomalie in questo processo di apertura e chiusura, una parte del sangue torna nell’atrio sinistro e si verifica una condizione di insufficienza mitralica che viene poi classificata in lieve, moderata e severa a seconda della gravità.

Quali sono le cause dell’insufficienza mitralica? Chi sono i soggetti maggiormente a rischio?

Le cause della patologia sono da ricondurre a diversi fattori. Qualora l’insufficienza si presenti in soggetti di giovane età, la causa è da ricondurre a una lassità del tessuto connettivo elastico che riveste la valvola. Questa lassità provoca un consistente allungamento delle corde tendinee e dei lembi valvolari, comportando una scarsa ‘tenuta’ della valvola e la sua chiusura. Quando invece la patologia colpisce soggetti anziani la causa è da ricondurre ad una degenerazione fibro-elastica, che causa un mal funzionamento della valvola dovuto all’assottigliamento dei lembi e delle corde. Altre cause possono essere l’ischemia miocardica, la cardiopatia ischemica e l’endocardite batterica.

Come si manifesta l’insufficienza mitralica?

Segni della presenza di un malfunzionamento della valvola mitrale sono:

  • Soffio sistolico;
  • Dispnea;
  • Affaticamento;
  • Ridotta capacità di sforzo;
  • Palpitazioni;
  • Gonfiore agli arti inferiori;
  • Vertigini.

Come viene effettuata la diagnosi di insufficienza mitralica?

L’auscultazione con stetoscopia effettuata dal cardiologo è sufficiente per effettuare una diagnosi di insufficienza mitralica. L’ecocardiografia è poi un approfondimento utile per l’individuazione dell’anomalia e la sua valutazione.

Qual è il trattamento previsto per l’insufficienza mitralica?

In seguito alla valutazione della patologia, il trattamento indicato è l’intervento chirurgico, definito in base a dati clinici e strumentali tenendo conto dei rischi operatori e della scelta del paziente. L’intervento più indicato è quello di riparazione della valvola mitrale, che presenta però difficoltà di esecuzione a livello tecnico. La probabilità di successo dell’intervento varia inoltre a seconda della condizione della valvola e dell’esperienza del chirurgo che lo effettua. Qualora l’intervento non possa essere effettuato a causa delle condizioni della valvola, l’indicazione è quella di ricorrere alla sostituzione della valvola mitrale con preservazione delle strutture sottovalvolari. I tempi di recupero dall’intervento si aggirano intorno a una settimana o al massimo 10 giorni senza bisogno di riabilitazioni, tranne in alcuni casi. La ripresa delle normali attività lavorative e quotidiane varia a seconda del soggetto ed è di circa 15 giorni.

Cardiochirurgia a Bari