La Biopsia Fusion per la prevenzione del tumore della prostata

La Biopsia Fusion per la prevenzione del tumore della prostata

Editato da: Antonietta Rizzotti il 28/11/2023

La Biopsia Fusion, detta anche biopsia per fusione o biofusion, è una procedura diagnostica d’avanguardia ad altissima precisione che viene utilizzata per la diagnosi e la cura di patologie urologiche come il tumore alla prostata, la neoplasia più frequente negli uomini over 60. Ne parla il Dott. Giuseppe Montagna, esperto in Urologia a Roma

Perché la Biopsia Fusion è così innovativa?

Nonostante le tecniche di diagnosi a disposizione di medici specialisti siano sempre più accurate, il responso finale sulla presenza di una neoplasia prostatica viene sempre affidato alla biopsia. Uomo in visita dal medicoLa biopsia ecoguidata è nata negli anni ’80 al fine di sostituire il citoaspirato ottenuto mediante puntura digitoguidata di un nodulo palpabile durante un’esplorazione rettale. Questo tipo di biopsia, rimasta fino ad oggi invariata, presenta però dei limiti:

  1. È dolorosa;
  2. Se il tessuto non viene prelevato nel punto giusto, non sempre sarà possibile identificare la neoplasia. Questo avviene soprattutto in caso di tumore nelle fasi iniziali;
  3. Maggiore è il numero di prelievi effettuati, maggiore sarà il rischio di complicanze.

La recente Risonanza Magnetica Multiparametrica oltre a definire con estrema precisione la morfologia della ghiandola prostatica ha la capacità di rilevare anche l’attività metabolica delle aree sospette con un potere predittivo sulle lesioni tumorali superiore al 90%.

Sfruttando questa caratteristica la bioingegneria ha messo a punto una nuova linea di ecografi capaci di “caricare le immagini della RM Multiparametrica e fonderle con quelle ecografiche” rendendo quindi possibile l’esecuzione di una “biopsia a bersaglio” estremamente precisa e molto meno invasiva la Biopsia Fusion.

Quali sono i vantaggi della Biopsia Fusion?

La Biopsia Fusion presenta evidenti vantaggi:

  1. È una procedura eseguibile in ambito ambulatoriale;
  2. Richiede solamente una minima anestesia locale;
  3. È una tecnica mininvasiva in quanto riduce il numero di prelievi necessari;
  4. Il suo livello di precisione è estremamente elevato.
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