La chirurgia microinvasiva con radiofrequenza aiuta a respirare meglio

La chirurgia microinvasiva con radiofrequenza aiuta a respirare meglio

Editato da: Veronica Renzi il 08/06/2023

La chirurgia microinvasiva con radiofrequenza, conosciuta come turbinoplastica, è una tecnica otorinolaringoiatrica che mira a rimodellare i turbinati inferiori per migliorare la respirazione del paziente. Esploreremo con il Dott. Antonino Incammisa, specialista in Otorinolaringoiatria a Roma, i dettagli di questa procedura innovativa, i benefici che offre e le precauzioni da prendere

Come funziona la chirurgia microinvasiva con radiofrequenza?

La chirurgia microinvasiva con radiofrequenza utilizza l'energia elettromagnetica per ridurre il volume dei turbinati inferiori. Mediante l'applicazione di un elettrodo alle strutture del naso, si genera un aumento controllato della temperatura del tessuto circostante. Questo processo consente di ridurre il volume dei tessuti operati, migliorando così la funzionalità respiratoria.

Turbinati: la loro funzione e le possibili alterazioni

turbinati sono strutture presenti all'interno del naso composte da un foglio di carta patinata circondato da vasi sanguigni e mucosa nasale. La loro funzione principale è quella di filtrare, umidificare e riscaldare l'aria inspirata. Tuttavia, in alcuni casi, i turbinati possono ingrossarsi (ipertrofia), compromettendo la respirazione.

Sintomi e cause dell'ipertrofia dei turbinati

L'ipertrofia dei turbinati può causare ostruzione nasale, costringendo il paziente a respirare attraverso la bocca, durante il sonno. Questa condizione può manifestarsi con sintomi come russamento, secchezza delle fauci o apnee notturne. Diversi fattori, tra cui rinite e allergie, possono contribuire all'aumento delle dimensioni dei turbinati.

La procedura chirurgica e le sue complicanze

L'intervento chirurgico per la turbinoplastica viene solitamente eseguito in regime ambulatoriale, attraverso le narici e con anestesia locale. La procedura comporta l'inserimento di una sonda bipolare nei turbinati, fornendo radiofrequenza per ridurne il volume.

Le complicanze di questa chirurgia sono minime, poiché la mucosa nasale non viene danneggiata. I sanguinamenti possono avvenire solo in rari casi perlopiù dovuti alla terapia farmacologica che assume il paziente ed eventualmente si risolvono facilmente con un tamponamento nasale.

 

Otorinolaringoiatria a Roma