La polipectomia: un modo per prevenire il tumore del colon-retto

La polipectomia: un modo per prevenire il tumore del colon-retto

Editato da: Marta Buonomano il 04/05/2020

Il Dott. Enzo Masci, esperto in Gastroenterologia a Milano, ci spiega cos’è la Polipectomia endoscopica e come questa può aiutare a prevenire il tumore del colon-retto

Cosa sono i polipi intestinali?

I polipi intestinali sono delle escrescenze della mucosa intestinale che si formano nel colon e nel retto: solitamente di natura benigna, alcuni di essi possono ingrandirsi e in seguito degenerare diventando maligni. Scoprire e rimuovere i polipi del colon (adenomi) è pertanto molto importante in quanto i polipi sono i precursori del cancro del colon. Rimuovere i polipi vuol dire dunque interrompere il processo che porta al tumore del colon (adenocarcinoma).
È infatti dimostrato dall’esperienza accumulata con lo screening del tumore del colon, che effettuare una colonscopia dopo i 50 anni, rimuovere gli eventuali polipi riscontrati ed aderire ai controlli successivi è in grado di ridurre l’insorgenza del tumore del colon ed anche la mortalità ad esso legata.

Cos’è la polipectomia?

La polipectomia è una procedura che si effettua per via endoscopica. Consiste nella rimozione dei polipi, che si possono presentare con una base di impianto provvista o meno di peduncolo polipo peduncolato o sessile. Alcuni frammenti o l'intero polipo sono successivamente recuperati per l'esame istologico. L’asportazione del polipo avviene mediante un particolare bisturi elettrico a forma di cappio che, in modo del tutto indolore, taglia il polipo cauterizzando (cicatrizzando) la base.
Nel caso dei polipi sessili, cioè senza peduncolo, si utilizza una tecnica differente chiamata mucosectomia. Questa procedura prevede l’asportazione della mucosa di un area con lesioni poco rilevate o a larga base di impianto. Le lesioni possono essere di natura benigna o maligna in fase iniziale, non infiltranti gli strati profondi della parete: in questo modo l’asportazione risolve in maniera definitiva la patologia.
Per rimuovere la mucosa e il polipo, quest’ultimo viene sollevato e viene infiltrato del liquido al di sotto dello stesso, creando quindi artificialmente un peduncolo. I rischi sono minori rispetto a quelli di un’operazione chirurgica con anestesia totale anche se effettuata con tecnica laparoscopica (la tecnica con cui si opera introducendo gli strumenti chirurgici attraverso alcuni piccoli fori praticati nell’addome, invece del classico taglio chirurgico).
Questo trattamento, che viene eseguito ambulatorialmente o in Day Hospital, ha una durata che va dai 15 ai 90 minuti e si svolge introducendo un piccolo tubo flessibile dotato di telecamera o di fibre ottiche nel retto (colonscopia) o nella bocca (gastroscopia) fino ad arrivare al punto dove sono stati individuati i polipi. 

Quali sono i rischi?

I rischi della polipectomia sono minori rispetto a quelli di un intervento chirurgico, anche quando si asportano polipi intestinali di grandi dimensioni. Per tale motivo oggi la chirurgia si impiega solo per rimuovere tumori maligni che hanno già infiltrato gli strati profondi della parete intestinale. 
Bisogna però rivolgersi a Centri e professionisti esperti perché la rimozione di grandi polipi è di quelli più piatti richiede tecniche più complesse.
Per questo motivo, anche in Lombardia, regione nota per l’alta qualità della Sanità, quasi il 20% dei polipi che possono essere rimossi per via endoscopica, vengono ancora operati per via chirurgica.
Come ogni procedura invasiva anche la polipectomia è soggetta a complicanze, tra le quali: 

  • Piccole emorragie nella sede di asportazione del polipo (3% dei casi);
  • Perforazione della parete intestinale (0,3-0,4% dei casi)

Queste due complicanze generalmente diagnosticate durante la procedura possono essere risolte per via endoscopica. Solo in casi molto rari sarà necessario effettuare un intervento chirurgico. 

Perché la polipectomia è importante per la prevenzione dei tumori?

Dopo quello al polmone e quello al seno, il tumore del colon-retto è tra i più diffusi. Oltre a condurre uno stile di vita sano, è essenziale fare dei controlli ogni 5-10 anni a partire dai 50 anni, età in cui solitamente iniziano a manifestarsi i polipi che sono i precursori del tumore al colon e la loro asportazione attraverso la polipectomia previene la formazione del tumore.
Va sottolineato che la colonscopia, eseguita in tutti i migliori Centri con una sedazione che annulla quasi ogni fastidio, non è più un esame fastidioso e doloroso.
Anche la preparazione intestinale, timore di molti pazienti, oggi è molto più semplice e meno fastidiosa perché da pochi giorni è in commercio un lassativo che assicura un ottima preparazione bevendo solo mezzo litro di soluzione il pomeriggio precedente l’esame e mezzo litro prima dell’esame.

 

Gastroenterologia a Milano