La scoliosi: una patologia sempre attuale

La scoliosi: una patologia sempre attuale

Editato da: Marta Buonomano il 23/05/2019

Il Dott. Paolo Marchesano, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Napoli, ci spiega la differenza tra scoliosi e atteggiamento scoliotico, come anche l’importanza del “fattore tempo” nella diagnosi e nel trattamento di queste condizioni

Che cos’è la scoliosi?

Le patologie dell’età dello sviluppo presentano la scoliosi come una di quelle più frequenti e che maggiormente impegnano le famiglie e gli specialisti che la trattano.

È importante sottolineare le differenze tra i cosiddetti “atteggiamenti scoliotici” e le scoliosi vere: la scoliosi è per definizione la deviazione del rachide nei 3 piani dimensionali con la caratteristica correlazione di tali deviazioni alla dimensione “tempo”.

Perché è importante il fattore “tempo”?

È essenziale sottolineare che il fattore “tempo” rappresenta un elemento essenziale anche per la classificazione delle scoliosi, che distingue:

  • Forme infantili (o congenite) e giovanili, differenziate in 3 stadi in rapporto all’età (dai 3 ai 6 ai 9 anni fino all’epoca della pubertà);
  • Forme postpuberali e dell’adulto, che raccolgono un arco temporale lunghissimo che dall’età della maturità ossea raggiunge l’età adulta fino all’età senile.

Il fattore tempo è inoltre essenziale in senso predittorio per la diagnosi e soprattutto per la prognosi. L’età della pubertà e quella della maturazione ossea rappresentano dei confini importanti per predire l’evolutività della curva e la sua prognosi.

Classificazione della scoliosi: come varia la terapia?

  • Le forme infantili necessitano tutte di trattamenti ortopedici immediati e prolungati, spesso per tutta la vita, e sono le forme che più frequentemente richiedono l’intervento chirurgico anche in giovane età;
  • Le forme giovanili sono anche esse forme gravi che richiedono un trattamento preliminare con gessi correttivi e successivamente di corsetti e, in seguito, di trattamenti fisioterapici fino all’età adulta;
  • Le scoliosi diagnosticate dopo la pubertà hanno un gradiente evolutivo quasi sempre più basso delle precedenti e possono, con trattamenti ortopedici e fisioterapici, avere un decorso clinico spesso soddisfacente;
  • Le scoliosi diagnosticate in età adulta pongono invece problemi terapeutici diversi: esse si associano quasi sempre a sindromi posturali da correggere con attenta terapia riabilitativa e controlli clinici frequenti. Con l’andare degli anni si caratterizzano per le patologie artrosiche a carico delle faccette articolari spesso associate a discopatie o stenosi vertebrali. Trattasi di quadri sindromici caratterizzati da lombalgie o lombosciatalgie persistenti.

Cosa sono gli atteggiamenti scoliotici?

Gli atteggiamenti scoliotici a differenza delle scoliosi vere sono caratterizzati da deviazioni assiali del rachide, deviazioni che non sono associate a rotazione vertebrale. La rotazione vertebrale è la chiave di innesco per l’evoluzione di una curva verso la scoliosi vera.

La progressiva retrazione di legamenti e muscoli determina successivamente la formazione di gibbi vertebrali, la deformità della gabbia toracica, la progressiva obliquità del bacino e per ultimo la definitiva cuneizzazione delle vertebre interessate.

Negli atteggiamenti scoliotici le forze che tendono a riequilibrare la simmetria (l’immagine del triciclo con il guidatore che riesce con le braccia a tenere dritta la posizione del veicolo è molto suggestiva), impediscono la progressione del fenomeni “a cascata” descritti in precedenza, riuscendo a contrapporsi alle forze torsionali, determinando la semplice deviazione della colonna vertebrale sul piano frontale.

Quali fattori possono causare l’insorgenza di atteggiamenti scoliotici?

Le cause più frequenti di atteggiamenti scoliotici sono:

  • Legate alla differente lunghezza degli arti inferiori, che si determina spesso senza causa durante la crescita;
  • Patologie preesistenti come le sindromi poliomielitiche o neurologiche;
  • Traumi, fratture o processi flogistici che hanno alterato il pattern di crescita delle ossa lunghe degli arti inferiori.

Più rare sono le forme secondarie a patologie del tronco e del collo (torcicollo miogeno o astigmatico o patologie distrettuali).

È possibile correggere un atteggiamento scoliotico?

Molto spesso la correzione dell’atteggiamento scoliotico si determina con il semplice riequilibrio degli arti inferiori a mezzo di plantari o di presidi ortopedici o, in casi più importanti, con interventi chirurgici (soprattutto quando la differenza di lunghezza è importante).

È necessario inquadrare bene tale patologia ed avviare i giovani pazienti a trattamenti fisioterapici mirati con esercizi di allineamento, di correzione posturale, di auto-allungamento e di progressivo potenziamento muscolare. È inoltre essenziale la tempistica del rilievo del sospetto di atteggiamento scoliotico. Questo deve derivare dall’attenta ispezione già da parte dei familiari del corpo di questi adolescenti (spesso già questo semplice mezzo di prevenzione è di difficile attuazione in specie per la reticenza con cui i giovani e in specie le giovani pazienti di sottraggono dalla vista dei genitori o familiari).

Oltre a questo, è essenziale un attento esame clinico da parte dei pediatri che rappresentano il primo baluardo per la definizione di una diagnosi precoce, e la successiva valutazione ortopedica con i necessari assidui controlli da attuare a cadenza semestrale.

È dunque importante, per tale tipo di patologia, la prevenzione da attuare con tutti i mezzi terapeutici.

Atteggiamento scoliotico nei giovani: perché è importante la diagnosi precoce?

Il fattore tempo inteso come diagnosi precoce, nelle patologie del bambino e dell’adolescente, è l’arma più preziosa per impedire che un semplice atteggiamento scoliotico evolva in scoliosi vera. Tale possibilità eviterà la frustrazione da parte di pazienti e di familiari che se sufficientemente edotti di tale importanza possono evitare quadri di deformità trascurate e inestetismi che oggi è difficile accettare.

Ortopedia e Traumatologia a Portici