Da anni, centri di procreazione assistita esteri, soprattutto spagnoli, promuovono le loro attività in Italia. Queste iniziative sono spesso supportate da medici locali che consigliano di rivolgersi a strutture straniere invece che a centri italiani di procreazione assistita. I presunti vantaggi dell’assistenza all’estero vengono abilmente amplificati attraverso pubblicità online, su cui i centri stranieri investono ingenti risorse economiche.
Perché rivolgersi all’estero non è vantaggioso?
A smontare questa narrazione è il Dott. Angelo Tocci, esperto di Medicina della Riproduzione, ginecologo e andrologo, nonché Responsabile del Gruppo Donnamed di Roma. Il Gruppo Donnamed opera anche in Puglia, con un Donnamed-point a Foggia, dove si svolgono mensilmente visite per coppie infertili. Secondo il Dott. Tocci, "non c’è alcun vantaggio per i pazienti a recarsi all’estero per eseguire le tecniche di procreazione assistita consentite in Italia. Nei migliori centri di procreazione assistita italiani, i risultati sono nettamente superiori rispetto a quelli ottenuti all’estero". Inoltre, il medico sottolinea che "in Italia i pazienti sono seguiti certamente meglio rispetto all’estero, dove terapie e protocolli sono spesso gestiti telefonicamente".
Migliori risultati e costi più contenuti in Italia
In sostanza, l’idea che i centri esteri garantiscano risultati migliori rispetto a quelli italiani si rivela infondata ed è sostenuta prevalentemente da interessi economici. "Non è vero che i laboratori di embriologia stranieri dispongono di tecniche più avanzate delle nostre", aggiunge il Dott. Tocci, che precisa: "In Italia esistono centri di eccellenza con risultati in termini di gravidanze ai massimi livelli internazionali".
Anche l’affermazione che i costi all’estero siano inferiori a quelli italiani non regge, come chiarisce Tocci: "Fatta eccezione per alcuni Paesi dell’Est Europa – come l’Ucraina, che ha però interrotto queste attività a causa della guerra – centri come quelli spagnoli applicano costi ben più alti rispetto a quelli italiani. A questi si sommano le spese di viaggio, pernottamento e altre necessità logistiche". Inoltre, sottolinea che "all’estero la protezione medico-legale per i pazienti italiani è limitata, poiché si è soggetti alla legislazione straniera. In caso di problemi, intraprendere azioni legali nei confronti di questi centri comporta costi enormi".
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Quando è necessario rivolgersi all’estero?
L’esperienza del Dott. Tocci, maturata in oltre 22 anni di attività, evidenzia che i tassi di fertilizzazione e di gravidanza ottenuti all’estero sono inferiori rispetto a quelli dei migliori centri italiani. "All’estero si dovrebbe andare solo quando strettamente necessario, cioè nei casi che non possono essere gestiti in Italia, come per esempio per le donne single o per le coppie omosessuali", chiarisce Tocci. "In tutti gli altri casi gestibili nel nostro Paese, i pazienti ottengono risultati migliori e sono pienamente tutelati in caso di complicazioni", conclude il ginecologo.