Labirintite: quando le vertigini sono una malattia

Labirintite: quando le vertigini sono una malattia

Editato da: Antonietta Rizzotti il 05/10/2023

Le labirintiti non sono tutte uguali. Ecco quali sono caratteristiche di questa patologia, conosciuta anche come otite interna e neurite vestibolare

Labirintite: di cosa si tratta?

Quando si parla di labirintite, si parla dell’infiammazione di una zona dell’orecchio interno, chiamata vestibolo. Il problema dà origine ad una serie di disturbi quali disturbi dell’equilibrio, problemi Ragazza in visitaposturali, riduzione dell’udito e acufeni (la percezione di sibili e rumori nelle orecchie).

Normalmente, il cervello riesce a elaborare le informazioni visive con quelle sensoriali ricevute attraverso l’apparato vestibolare, rendendoci capaci di mantenere l’equilibrio. L’apparato vestibolare, situato in profondità nell’osso temporale, ci fornisce informazioni sulla posizione del corpo e della testa nello spazio, ed è responsabile del meccanismo che ci permette di mantenere a fuoco gli oggetti osservati anche quando ci si muove.

Quando questo apparato è infiammato, i movimenti non vengono rilevati con precisione. Questo fa sì che l'occhio compia movimenti veloci e involontari (nistagmo), che provocano nausea, ansia e malessere generale.

Quali tipi di labirintite esistono?

Si possono individuare tre tipi di labirintite:

  1. Virale: colpisce perlopiù gli adulti;
  2. Purulenta: colpisce solitamente i bambini e può essere legata alla meningite;
  3. Sierosa: più frequente tra i bambini e spesso legata all'otite media.

Labirintite: quali sono i sintomi?

Per capire le sensazioni date dalla labirintite, si può pensare a ciò che si prova quando si vola in aereo o ci si trova in alta montagna, ossia quando ci si trova in situazioni dove la pressione è diversa da quella normale.

Il sintomo più evidente e disabilitante è senza dubbio quello delle vertigini, che si accompagnano a nausea e ad una situazione di malessere generale. Questa condizione genere inevitabilmente anche una situazione di ansia.

Come si diagnostica la labirintite?

L’esame audiovestibolare è l’esame più adatto per analizzare la sintomatologia vertiginosa. Il paziente entra in una cabina insonorizzata, isolato da rumori esterni, indossando un’apposita cuffia che emette suoni. Il paziente deve segnalare la percezione del suono al medico, in modo che questo possa valutare la soglia minima di udibilità (il valore minimo della pressione sonora che il paziente è capace di percepire). L’esame si conclude con un ulteriore test: il medico introduce nell’orecchio del paziente dell’acqua, per valutarne i movimenti oculari.

In questo modo, si riesce a diagnosticare e a individuare eventuali problematiche della funzionalità del labirinto, individuandone la natura e la gravità.

Otorinolaringoiatria a Palermo