Le miodesopsie: cosa sono e come affrontarle?

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Pubblicato il: 12/12/2024 Editato da: Serena Silvia Ponso il 07/02/2025

Le miodesopsie, comunemente chiamate "mosche volanti", rappresentano un disturbo visivo comune caratterizzato dalla percezione di oggetti scuri, come filamenti, punti o ragnatele, che fluttuano nel campo visivo. Questo fenomeno è causato dalla degenerazione del corpo vitreo, una sostanza gelatinosa presente all’interno dell’occhio. Sebbene spesso innocue, le miodesopsie possono risultare fastidiose e, in alcuni casi, segnalare condizioni oculari più gravi. Approfondiamo l’argomento con il nostro specialista in Oculistica.

Cosa sono le miodesopsie?

Le miodesopsie si manifestano come piccole opacità che proiettano ombre sulla retina. Si notano maggiormente guardando superfici chiare, come il cielo o un muro bianco. Questi corpi mobili sembrano muoversi con il movimento degli occhi e spesso galleggiano lentamente quando lo sguardo si stabilizza. Sono più evidenti in condizioni di forte luminosità o quando si osservano sfondi uniformi.

Il corpo vitreo, composto per il 99% da acqua e per l’1% da fibre collagene e altre sostanze, subisce un deterioramento naturale con l’età. Questo processo è noto come degenerazione vitreale e porta alla frammentazione delle fibre di collagene, che diventano visibili sotto forma di miodesopsie.

Quali sono le cause principali?

Le miodesopsie possono essere causate da:

  • Invecchiamento naturale: La degenerazione del corpo vitreo è comune dopo i 40-50 anni.
  • Miopia: I soggetti miopi, specialmente con una miopia elevata (>5 diottrie), sono più predisposti.
  • Traumi oculari: Lesioni all’occhio possono accelerare la degenerazione del vitreo.
  • Chirurgia oculare: Interventi come la rimozione della cataratta possono favorire la comparsa delle miodesopsie.
  • Disturbi metabolici: Malattie come il diabete possono influire sulla struttura del vitreo.

Diagnosi e trattamento

È importante sottoporsi a un esame oculistico approfondito per escludere condizioni gravi come il distacco di retina. Le miodesopsie, nella maggior parte dei casi, non richiedono trattamento. Tuttavia, per i pazienti che trovano il disturbo insopportabile, esistono alcune opzioni:

Trattamenti conservativi

  • Adattamento cerebrale: Il cervello spesso si abitua alle miodesopsie, rendendole meno percepibili nel tempo.
  • Stile di vita: Bere molta acqua e seguire una dieta ricca di vitamine e antiossidanti può aiutare a mantenere la salute oculare.
  • Occhiali da sole: Lenti scure o a specchio possono ridurre l’intensità delle miodesopsie in ambienti luminosi.


Trattamenti chirurgici

  • Vitreolisi laser: Questa tecnica utilizza un laser YAG per frammentare o spostare i corpi mobili dal campo visivo. È minimamente invasiva, ma comporta rischi come aumento della pressione intraoculare o danni alla retina.
  • Vitrectomia: Procedura chirurgica invasiva che rimuove il corpo vitreo e lo sostituisce con una soluzione salina. Riservata ai casi gravi, è associata a possibili complicanze, come cataratta precoce o infezioni oculari.

Quando consultare un oculista?

È essenziale rivolgersi a uno specialista in caso di:

  • Improvviso aumento delle miodesopsie.
  • Comparsa di lampi di luce o di una “tenda scura” nel campo visivo.
  • Trauma oculare recente.


Un controllo tempestivo può prevenire complicazioni gravi, come il distacco di retina.

Conclusioni

Le miodesopsie sono un fenomeno comune, spesso benigno, legato all’invecchiamento del corpo vitreo. Sebbene nella maggior parte dei casi non richiedano intervento, è fondamentale monitorare il disturbo e consultare un oculista per escludere patologie più serie. Adottare uno stile di vita sano e utilizzare piccoli accorgimenti come lenti scure, può aiutare a ridurre il fastidio causato da questo disturbo visivo.

Oculistica a

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