Lesioni dei nervi periferici: trattamenti e strategie per il recupero

Pubblicato il: 25/11/2024 Editato da: Serena Silvia Ponso il 08/01/2025

Le lesioni dei nervi periferici rappresentano una problematica complessa che può compromettere significativamente la qualità della vita. Fortunatamente, grazie ai progressi nella chirurgia dei nervi periferici, è possibile adottare approcci personalizzati per migliorare le funzionalità motorie e sensoriali. Approfondiamo l’argomento con il Dott. Christian Brogna, Neurochirurgo a Roma.

Trattamenti iniziali e conservativi

Dopo una lesione nervosa, è fondamentale intervenire tempestivamente con trattamenti conservativi. La fisioterapia riveste un ruolo chiave, combinando esercizi passivi, stimolazione muscolare e nervosa, e programmi personalizzati per mantenere flessibili muscoli e articolazioni. Questo approccio è particolarmente utile nei pazienti che mostrano miglioramenti entro le prime sei settimane o i tre mesi dalla lesione.

Obiettivo della terapia conservativa è migliorare la mobilità, potenziare la forza muscolare e prevenire deformità o rigidità. In molti casi, il riapprendimento sensoriale o lo sviluppo di nuove modalità funzionali aiutano il cervello a compensare la perdita di funzione, sfruttando la plasticità cerebrale.

Approcci non invasivi

I trattamenti non invasivi possono includere una vasta gamma di tecniche. Tra queste troviamo:

  • Splint per il supporto articolare.
  • Terapie fisiche come linfodrenaggio, ultrasuoni ed elettrostimolazione.
  • Terapie manuali per migliorare la mobilità.
  • Riabilitazione sensoriale e motoria per favorire il recupero funzionale.


Questi interventi mirano a supportare il recupero spontaneo del nervo e a ridurre il rischio di complicanze.

Quali sono gli interventi chirurgici utili?

Quando i trattamenti conservativi non portano risultati o nei casi più gravi può essere necessario un intervento chirurgico. I trattamenti invasivi spaziano da tecniche di decompressione minimamente invasive a procedure di ricostruzione microchirurgica, come quelle del plesso brachiale o l’escissione di tumori nervosi.

L’utilizzo di innesti nervosi o trasferimenti di fibre nervose consente di ripristinare la trasmissione dei segnali tra periferia e sistema nervoso centrale. Ogni procedura chirurgica è adattata alle esigenze individuali del paziente e integrata in un percorso di trattamento globale, che può includere interventi palliativi o ricostruttivi secondari.


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Riabilitazione post-chirurgica e riorganizzazione cerebrale

Un elemento cruciale del recupero è la riabilitazione post-chirurgica. Le lesioni nervose, come quelle del plesso brachiale, causano una deafferentazione cerebrale, interrompendo la trasmissione dei segnali. I trattamenti riabilitativi mirano a riorganizzare le funzioni cerebrali, aiutando il cervello a compensare la perdita di input periferici.

L’obiettivo è massimizzare il recupero funzionale e consentire ai pazienti di riprendere le attività quotidiane nel modo più completo possibile.

Un approccio a 360 gradi

Il trattamento delle lesioni dei nervi periferici richiede un approccio multidisciplinare e personalizzato. Combinando tecniche conservative, interventi chirurgici avanzati e riabilitazione, è possibile ottenere risultati ottimali per ciascun paziente.


Questo modello integrato si pone l’obiettivo di restituire funzionalità, ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita, sfruttando tutte le risorse disponibili della moderna neurochirurgia e riabilitazione.

Neurologia a Roma

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