La transizione di genere è un percorso complesso che coinvolge molteplici aspetti fisici e psicologici. Tra questi, la voce gioca un ruolo cruciale, in quanto rappresenta una delle caratteristiche più distintive dell'identità di genere. Ne parliamo con il Professor Andrea Luigi Cavalot, un pioniere in Italia per quanto riguarda gli interventi chirurgici destinati a modificare la voce nei pazienti transgender.
L'intervento alle corde vocali
La tecnica chirurgica sviluppata dal Professor Cavalot per la modifica della voce si distingue per la sua precisione e reversibilità. A differenza della procedura originaria, introdotta da un medico giapponese, che prevedeva la sezione della membrana tra la cartilagine tiroidea e quella cricoidea, Cavalot ha introdotto una variante che riduce significativamente i rischi post-operatori. L'intervento consiste nel piegare la membrana "a fisarmonica", evitando così il rischio di sanguinamento e di complicazioni come fughe d'aria.
Una soluzione reversibile
Uno degli aspetti più innovativi di questa procedura è la sua reversibilità. Questo permette ai pazienti di intraprendere l'intervento anche all'inizio del percorso di transizione, sapendo che, in caso di necessità, è possibile ripristinare la situazione vocale precedente. Anche se, come sottolinea il Professor Cavalot, nessun paziente ha mai richiesto di tornare alla condizione iniziale, questa opzione rappresenta una sicurezza importante.
L'importanza della terapia ormonale
L'operazione alle corde vocali è spesso associata alla terapia ormonale, che varia a seconda della direzione della transizione. Per chi passa da un’identità maschile a una femminile, l'intervento chirurgico offre risultati particolarmente evidenti, mentre la terapia ormonale con testosterone è più efficace per la transizione da femminile a maschile, poiché aumenta la massa delle corde vocali abbassando il tono della voce.
Un'eccellenza italiana
La Struttura di Otorinolaringoiatria dell’ASL TO5 è l'unico centro pubblico in Italia dove si eseguono questi interventi. Il Professor Cavalot e il suo team hanno operato oltre 500 pazienti, contribuendo significativamente al miglioramento della qualità della vita delle persone transgender. Grazie al loro lavoro questo tipo di intervento è riconosciuto dal Sistema Sanitario Nazionale e rientra nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), ad eccezione della chirurgia estetica sul pomo d'Adamo.
Conclusione
La voce è un elemento fondamentale dell'identità di genere, e l'intervento chirurgico per la sua modifica rappresenta per molti pazienti transgender una necessità piuttosto che un desiderio estetico. Grazie all'impegno e all'innovazione del Professor Andrea Luigi Cavalot, l'Italia dispone di un'eccellenza in questo campo, offrendo ai pazienti una soluzione sicura, reversibile e riconosciuta a livello nazionale.
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