Malattia parodontale: parodontite e gengivite

Malattia parodontale: parodontite e gengivite

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: Marta Buonomano il 20/08/2021

Il nostro esperto in Odontoiatria ci spiega la differenza tra parodontite e gengivite

Che cos’è la malattia parodontale?

La parodontite, conosciuta come malattia parodontale o piorrea, è una malattia infiammatoria cronica che colpisce la gengiva e l’osso che tiene saldo il dente.

Da cosa può essere causata?

Uomo che si tocca la mandibolaIl fattore principale che determina questa malattia è la placca batterica situata nella cavità orale che, se non adeguatamente rimossa, causa un’infiammazione progressiva che provoca la distruzione dei tessuti di sostegno del dente (gengiva ed osso) fino ad arrivare alla loro perdita. Inoltre, la malattia parodontale può incrementare il rischio di patologie sistemiche: le gengive rappresentano infatti una sorta di barriera che protegge l’osso e l’impalcatura portante dei denti. Trascurarle significa quindi perderli ma non solo: se l’infiammazione diventa cronica (piorrea), l’attacco di batteri e sostanze tossiche può minacciare l’intero organismo.

Parodontite e gengivite: qual è la differenza?

Se la malattia parodontale è localizzata alla gengiva si parla di “gengivite”, condizione che si manifesta con gonfiore, arrossamento e sanguinamento delle gengive, talvolta associati a fastidio o dolore. Il sanguinamento gengivale è il primo sintomo gengivite, anche se spesso viene interpretato come conseguenza di un utilizzo troppo vigoroso dello spazzolino.

La parodontite rappresenta invece la forma più grave di malattia parodontale, in cui vi è una progressiva distruzione ossea con formazione di tasche, evidenziabili dal dentista grazie ad uno strumento chiamato “sonda parodontale”. I sintomi tipi di questa condizione sono:

  • Retrazione della gengiva;
  • Instabilità dei denti;
  • Sventagliamento o aumento dello spazio tra dente e dente, spesso senza sintomi dolorosi.

Malattia parodontale: l’importanza dell’igiene orale

ragazza che si lava i dentiInnanzitutto, una corretta terapia per parodontite e gengivite necessita di un’adeguata ed accurata rimozione del tartaro e della placca batterica sopra e sottogengivale, associata o meno ad un iter farmacologico. Per il successo della terapia è comunque importante la collaborazione da parte del paziente con un’igiene orale domiciliare ottimale.

L’utilizzo giornaliero di spazzolino, filo interdentale ed altri strumenti di igiene orale domiciliare permette di ridurre la formazione di tartaro e placca batterica, anche se spesso con consente di eliminarla totalmente. Inoltre, è fondamentale eseguire dei controlli parodontali e sedute di igiene periodici. D’altra parte, solamente una terapia mirata basata su igiene orale domiciliare, tecniche professionali di controllo ed eliminazione di biofilm batterico mediante ultrasuoni o nuove tecnologie ed assunzione di antibiotici topici a lento rilascio consente di prevenire e/o tenere sotto controllo in maniera efficace la malattia parodontale.

Infine, nei casi più avanzati e quanto la terapia conservativa non offre benefici sarà necessario intervenire chirurgicamente: le moderne tecniche chirurgiche vengono eseguite a livello ambulatoriale con un disagio minimo per il paziente.

In cosa consiste la chirurgia parodontale?

  • Riduzione della profondità della tasca: il tessuto osseo e la gengiva, in condizioni ottimali, si adattano perfettamente ai denti ma, in presenza di malattia parodontale, lo sviluppo della malattia in profondità causa una distruzione ossea e la formazione di tasche individuabili dal dentista attraverso una sonda parodontale. La sola terapia conservativa (non chirurgica) potrebbe non essere sufficiente per risolvere e prevenire questa condizione e perciò, in casi selezionati, si rende necessario intervenire chirurgicamente.
  • Rigenerazione: la procedura di rigenerazione parodontale è volta a recuperare il danno causato dalla malattia parodontale, rigenerando quindi il tessuto gengivale e l’osso con conseguente riduzione o eliminazione della tasca. Inoltre, per favorire la ricrescita ossea, durante la procedura vengono utilizzate membrane, innesti ossei e/o proteine che stimolano la rigenerazione dei tessuti.
  • Innesto di tessuto molle: questa procedura (conosciuta anche come “chirurgia plastica parodontale”) ha lo scopo di migliorare l’estetica gengivale andando a trattare la recessione gengivale, coprendo la radice esposta con tessuto prelevato dal palato o da un’altra sede e preservando così il dente dall’aggravarsi della recessione e dal rischio di carie e sensibilità radicolare.
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