Malattie dermatologiche: perché assumere vitamina D

Malattie dermatologiche: perché assumere vitamina D

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: Antonietta Rizzotti il 24/03/2023

Qual è la relazione tra vitamina D e malattie dermatologiche come la psoriasi? E a cosa serve per la nostra salute? 

Qual è l’azione della vitamina D a livello cutaneo?

L’azione della vitamina D a livello cutaneo è molto importante poiché viene sintetizzata sulla cute dopo l’esposizione ai raggi ultravioletti. Inoltre, la vitamina D agisce sui cheratinociti, cioè le cellule della pelle, favorendone la proliferazione e la differenziazione, il cosiddetto processo maturativo. Un ruolo molto importante lo ha anche nelle funzioni del nostro sistema immunitario cutaneo, agendo sulle cellule dendritiche e sui linfociti t.

Qual è la relazione tra carenza di vitamina D e patologie dermatologiche?

Il deficit della vitamina D è stato formalmente evidenziato in alcune malattie immunomediate come psoriasi, dermatite atopica, vitiligine e altre malattie oncologiche, come il melanoma e gli epiteliomi basocellulare e spinocellulare. Inoltre, se un paziente presenta dei fattori di rischio per il deficit della vitamina D come nel caso dell’obesità, dell’età avanzata o di uno stile di vita con scarsa esposizione solare, associati ad una patologia immunomediata dermatologica come la psoriasi, la dermatite atopica e la vitiligine, è indicato il dosaggio della vitamina D e, in caso di carenza, fattore frequente soprattutto in inverno, la supplementazione.

Quali sono i livelli di vitamina D per i quali è necessaria la supplementazione?

Si ritiene che i 30 ng/ml corrispondono a 75 nmol/l, ovvero il livello basale necessario per mantenere livelli ottimali di vitamina D. Stati inferiori ai 10 ng/ml si definiscono invece come carenza di vitamina D.

Quali formulazioni esistono per pazienti con carenza di vitamina D?

Esistono 2 tipi di formulazioni:

  • La formulazione per via orale, che riguarda principalmente la vitamina D3 e serve per compensare deficit sierici (nel sangue) di vitamina D ed è indicata nel caso di deficit o carenza;
  • Farmaci, derivati per uso topico della vitamina D, che sono indicati per il trattamento della psoriasi per uso topico, locale. Tuttavia trovano indicazione anche per altri disturbi della cheratinizzazione quali le ittiosi, le cheratodermie e la Malattia di Darier, patologie certamente più rare.

Ci sono studi che dimostrano l’effetto della supplementazione di vitamina D in queste patologie?

In campo dermatologico non ci sono evidenze che la mono somministrazione di vitamina D3, per via orale, possa migliorare o avere un impatto significativo su psoriasi, dermatite atopica o vitiligine. Possiamo asserire che ci sono studi in corso, ma attualmente il ruolo è quello di supplementare la vitamina D in caso di carenza, al fine di mantenere dei livelli ottimali.

Quali sono le indicazioni per questi pazienti?

Il messaggio fondamentale è che è utile mantenere dei livelli di vitamina D normali, superiori ai 30 ng/ml, per lo stato di salute in generale. In particolare, nei pazienti con malattie della pelle che includono melanoma, epiteliomi, psoriasi, dermatite atopica e vitiligine, soprattutto in soggetti obesi o durante la stagione invernale, è molto importante il dosaggio della vitamina D3 e compensare con eventuali deficit.

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