Malattie infiammatorie croniche intestinali: perché non sottovalutarle

Malattie infiammatorie croniche intestinali: perché non sottovalutarle

Editato da: Marta Buonomano il 05/11/2020

Il nostro esperto in Chirurgia Generale a Pisa, il Dott. Matteo Franceschi, ci spiega quali sono i sintomi delle malattie infiammatorie croniche intestinali e per quale motivo è importante curare queste condizioni in centri specializzati

Malattie infiammatorie croniche intestinali: malattia di Crohn e colite ulcerosa

ragazza con mal di panciaLe malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI o IBD in inglese) sono essenzialmente la colite ulcerosa (RCU) e la malattia di Crohn: sono entrambe caratterizzate da una infiammazione cronica del tratto gastrointestinale. La colite ulcerosa è una condizione clinica che determina una infiammazione cronica dello strato interno del grosso intestino e del retto. La malattia di Crohn (o morbo di Crohn o enterite regionale), invece, è una malattia infiammatoria cronica che può estendersi a tutto il tratto digestivo (anche se più frequentemente colpisce il piccolo intestino) interessando la parete in tutto il suo spessore e, spesso, si estende agli organi circostanti.

In Italia si stima che circa 250.000 persone soffrano di queste malattie con un’incidenza di 10-15 nuovi casi ogni 100.000 abitanti ogni anno.

Quali sono le cause delle malattie infiammatorie croniche intestinali?

Le cause esatte sono sconosciute. È molto probabile che si manifestino per un malfunzionamento del sistema immunitario che, nel tentativo di aggredire agenti esterni (come virus o batteri), arriva a colpire anche le cellule del tratto digestivo stesso. La dieta, le abitudini di vita e l’igiene ambientale sono cofattori ma non causano da soli le MICI.

I fattori di rischio sono molteplici, come l’ereditarietà, fattori ambientali (più frequenti nei paesi industrializzati), la dieta (ricca di grassi e cibi raffinati), pregressi abusi di FANS (antinfiammatori non steroidei) ecc. L’unico fattore di rischio e di aggravamento eliminabile nella malattia di Crohn è il fumo di sigaretta.

Come si formula la diagnosi?

I sintomi sono comuni alla malattia di Crohn e alla RCU e sono la diarrea (spesso con muco e sangue), la febbre, dolore all’addome, dimagrimento, debolezza. Se compaiono questi sintomi è consigliabile rivolgersi ad un medico per eseguire semplici esami (come emocromo e analisi delle feci) che possono indirizzare verso esami più specifici come l’endoscopia o la Risonanza magnetica.

Perché non bisogna sottovalutare i sintomi?

donna con mal di panciaÈ consigliabile non sottovalutare i sintomi perché le malattie infiammatorie intestinali possono essere curate con farmaci, ma talvolta evolvono in complicanze che possono risultare pericolose per la vita stessa e che devono essere trattate chirurgicamente.

Alcune complicanze sono comuni ad ambedue le patologie e sono il cancro del colon, infiammazioni oculari, della pelle e delle articolazioni, la colangite sclerosante, le trombosi.

La RCU può provocare megacolon tossico (pericolosa distensione del colon), la perforazione del colon (spesso conseguenza del megacolon), disidratazione e dimagrimento importanti.

La M. di Crohn può determinare ostruzioni intestinali, ulcerazioni di varie zone dell’apparato digerente, fistole, ascessi e ragadi perianali, fistole fra organi cavi (intestino con il colon, la vescica ecc.) e severa malnutrizione.

Data la complessità delle MICI è fondamentale che siano seguite e curate in centri di riferimento dedicati dove il paziente può ricevere cure mediche avanzate e trattamenti chirurgici mini-invasivi.

Chirurgia Generale a Pisa