Menopausa: una tappa inevitabile
Tutte le donne, prima o poi, affrontano la menopausa come tappa inevitabile della loro vita... Ma cosa accade esattamente? Ne parliamo in questo articolo con il Dott. Agostino Angelo Mangia, specialista in Ginecologia e Ostetricia ed esperto in Patologia della riproduzione umana
Menopausa: di cosa si tratta?
Per menopausa si intende la cessazione dell'attività dell'ovaio legata all'esaurimento del suo patrimonio follicolare e che la donna riconosce attraverso la completa assenza delle mestruazioni per almeno 12 mesi, fermo restando che il ginecologo abbia escluso altre cause. La menopausa insorge in genere tra i 45 e i 55 anni, in Italia si osserva più frequentemente intorno ai 50 anni.
Cosa succede all'organismo di una donna quando entra in menopausa?
L'assenza del patrimonio follicolare determina il calo degli estrogeni, ormone sessuale femminile e la conseguente spesso presenza di sintomi legati a tale carenza. Molte donne infatti accusano vampate di calore, soprattutto notturne, legate all'anomala stimolazione dei centri della termoregolazione legata alla riduzione estrogenica. Per il medesimo motivo si determinano altri eventi come, per esempio, la riduzione della massa ossea, con conseguente possibilità di comparsa di osteoporosi, l'aumento dei livelli ematici di colesterolo e dell'incidenza di eventi cardiovascolari.
La menopausa comporta talvolta la sensazione di secchezza vulvo-vaginale legata alla riduzione dello spessore e dell'elasticità tessutale, e della lubrificazione genitale, tale da rendere difficoltoso e poco gratificante l'incontro con il proprio partner.
Altro aspetto da non sottovalutare sono i disagi psicologici talvolta presenti, alcune pazienti infatti riferiscono ansia, irritabilità e modificazioni dell'umore.
Con la menopausa vi sono anche alcune variazioni del metabolismo, che rendono la paziente più suscettibile di un incremento ponderale.
Comunque l'impatto della menopausa è in genere diverso da donna a donna e talvolta presenta una sintomatologia scarsa e ben tollerata.
Quanto è importante la prevenzione? Quali consigli?
L'allungamento dell'età media ha portato le donne ha trascorrere in menopausa un'importante parte della propria esistenza. A loro dev'essere offerta quindi la possibilità di avere una buona qualità di vita, devono essere aiutate a trascorrere questa fase così importante in modo non limitante fisicamente e psicologicamente.
La scienza medica si sta molto evolvendo in questa direzione e alcuni criteri applicati in precedenza sono stati più recentemente sostituiti da altri più efficaci e personalizzati. Infatti le opzioni terapeutiche sono oggi numerose e con caratteristiche differenti tra loro e permettono un approccio meglio attinente alle caratteristiche della paziente e alla sintomatologia riferita.
La prevenzione è di fondamentale importanza e deve già iniziare nel periodo premenopausale, quando i flussi mestruali diventano irregolari. La visita ginecologica, il Pap-test, l'ecografia transvaginale, la mammografia e gli esami ematici sono di grande importanza nell'offrire alla paziente la possibilità di comprendere la sua salute, di essere ascoltata e di ricevere le informazioni necessarie, affinché possa vivere in modo sereno e consapevole questo periodo e si possa pianificare un percorso clinico utile. Questi controlli andranno poi ripetuti con l'avvento della menopausa e uniti all'esecuzione della mineralometria ossea computerizzata (MOC), per la diagnosi di eventuali condizioni di osteopenia o di osteoporosi.
Come lo stile di vita influisce sui disturbi menopausali?
Comunque non va dimenticato come lo stile di vita, possa avere un impatto positivo nel controllare alcuni disturbi menopausali. L'esercizio fisico, la dieta anche e non solo per il controllo del peso e l'astensione dal fumo sono dei criteri sempre da applicare, anche in quelle condizioni in cui il trattamento medico non venga prescritto perché ritenuto non necessario o controindicato. Prevenzione significa comunque applicare un corretto stile di vita anche quando la menopausa è ancora molto lontana ed indipendentemente da essa.
Il fine dev'essere quindi quello di far raggiungere alla paziente uno stato di salute e di benessere ottimale, che possa essere di aiuto anche alla propria serenità.